Un laboratorio di ricerca cinese ha appena completato l’assemblaggio del proprio supercomputer, si tratta di una delle installazioni più potenti al mondo, se non il più potente elaboratore in assoluto, realizzato con una combinazione di GPGPU NVIDIA e processori Xeon.
Il supercomputer Nebulae è appena stato completato in un laboratorio di ricerca con sede in Shenzen, Cina. Il sistema è composto da una combinazione di processori Intel X5650 e GPGPU NVIDIA Tesla C2050, per un totale di 4.640 schede Tesla utilizzate.
Quanto a potenza, il Nebulae è capace di 1.271 petaflop al secondo. (petaflop=un milione di miliardi di operazioni al secondo) valore che lo posiziona al secondo posto nella classifica mondiale del Supercomputer, appena dietro al suo collega Jaguar, realizzato nei laboratori di Oak Ridge per il Dipartimento dell’Energia Americano.
Se si confronta la potenza totale del Nebulae, comunque, questo si posiziona al primo posto sia per performance di picco, 2,98 petaflop, che per l’efficienza energetica, con un consumo di “appena” 2,55MW.
Inoltre l’utilizzo di una configurazione mista CPU+GPGPU consente al Nebulae di essere più versatile e flessibile di quanto fa il Jaguar composto da sole CPU.
Interessante, infine, il proclama dell’azienda che ha assemblato il Nebulae, che ha affermato di voler utilizzare i 16-core Loongson 3, CPU x86 interamente progettate e realizzate in Cina, per assemblare i prossimi supercomputer.
Nel 2009 la Cina non aveva neanche un posto nella “top 10? dei supercomputer, quest’anno ne ha ottenuto ben due: per il Nebulae e per l’altro supercomputer Thiane-1, che è arrivato al settimo posto.
Un’ascesa vertiginosa….