Il PRC di Roma contro il revisionismo anticomunista

Il testo dell’ordine del giorno assunto all’unanimità
(14.12.2004) dal Comitato Politico Federale di Roma.

Le ultime notizie che giungono dalla Repubblica Ceca,
ma anche da altre parti d’Europa, sono inquietanti.

Si registra da tempo un tentativo sistematico di reprimere e
mistificare, di mettere al bando con motivi ideologici
e pretestuosi le organizzazioni di classe, giovanili e non.

Dalle Repubbliche Baltiche al caso recente della Repubblica
Ceca, passando attraverso la proposta avanzata al
Parlamento
Europeo di mettere al bando i simboli della falce e del martello
e di equiparare i crimini del nazismo ai presunti crimini
del comunismo, è in atto una campagna di aggressione e
di messa al bando del patrimonio storico e politico del
movimento di classe e democratico.

Si intende con ciò mettere sul banco degli imputati, nello stesso
tempo, quanti si battono oggi per un ordine più democratico,
giusto e solidale, e quanti, in passato, hanno dato il proprio
contributo, sovente pagando anche con la vita, per la
liberazione dell’Europa dal fascismo e dal nazismo e
per l’avanzamento delle conquiste della democrazia, del
progresso e della giustizia sociale

La proposta, che proviene dalla Repubblica Ceca, di messa
al bando dell’Unione della Gioventù Comunista, è solo l’ultimo
di una lunga serie di provvedimenti anti-democratici e reazionari

La Federazione di Roma del PRC esprime massima solidarietà
e vicinanza all’Unione della Gioventù Comunista, inoltre
sollecitiamo tutte le forze impegnate nei movimenti democratici
a promuovere iniziative e campagne contro ogni revisionismo e ogni forma di repressione.