Il pieno sostegno dei Giovani Comunisti alla lotta della Gioventù Comunista di Grecia

Questa mattina ho incontrato i compagni greci del KNE portando la solidarietà dei Giovani Comunisti italiani e il nostro pieno sostegno alla loro lotta. In particolare, ho avuto modo di parlare con i giovani studenti del MAS, con l’organizzazione delle giovani donne comuniste e con numerosi lavoratori del PAME iscritti al KNE.
Lasciatemi dire che il ruolo che stanno svolgendo i comunisti e le comuniste (compagne di una tempra eccezionale) nelle mobilitazioni di questi giorni è un ruolo di straordinaria intensità e intelligenza. Sono parte integrante (la parte più cosciente) del movimento operaio che ha indetto lo sciopero generale; sono presenti e organizzati nelle Università e nelle scuole; levano alta la loro voce nel mondo della cultura; sono ben attenti a mettere in guardia dal rischio che in un contesto di conflitto molto forte prevalgano infiltrazioni e provocazioni di qualunque natura. L’analisi che propongono della crisi che sta mettendo in ginocchio la Grecia è tanto semplice quanto essenziale: è una crisi del capitalismo alla quale bisogna rispondere con una piattaforma di lotta che metta a tema il superamento del sistema economico vigente. La loro organizzazione giovanile è radicata, strutturata e molto preparata sul piano ideologico e dunque in grado di essere un punto di riferimento importante per le giovani generazioni che si trovano costrette a fronteggiare in maniera così violenta la crisi e che sentono il bisogno di risposte forti e coraggiose.
Sono primi spunti, certamente disorganici e anche un po’ estemporanei. Ma mi premeva informare i compagni in presa diretta del fatto che i Giovani Comunisti ci sono (e il KNE ovviamente ringrazia tutti noi fraternamente) e di queste mie impressioni, certamente da approfondire ma che indicano in qualche modo anche per noi una strada: radicamento, formazione interna dei quadri, prospettiva strategica chiara e radicale.
Quello che vi chiedo, nel frattempo e sin da subito, è proseguire le mobilitazioni a livello territoriale, distribuendo i volantini che abbiamo fatto e producendone di nuovi e intensificando le azioni di solidarietà sotto i consolati greci.