Tutte le strade portano agli USA
Nella Tavola Rotonda Internazionale di martedì sera, che ha visto la partecipazione di vittime del Piano Condor e di investigatori su questo sinistro programma messo in pratica in America Latina circa trent’anni fa, si sono potute ascoltare testimonianze inoppugnabili ed esperienze strazianti. Tutti i fili della ragnatela di questa transnazionale del terrore conducono agli Stati Uniti, alle sue dipendenze governative ed ai suoi servizi speciali.
I partecipanti alla trasmissione, che si trovano a Cuba per partecipare all’incontro internazionale Contro il terrorismo, per la verità e la giustizia, che inizierà domani (giovedì), sono impegnati a fare in modo che gli autori di questa mostruosa operazione non possano godere di impunità, nè che rimangano impuniti terroristi come Orlando Bosch, Luis Posada Carriles ed i suoi complici, protetti dalle autorità nordamericane.
Si sono potute ascoltare per più di un’ora le impressionanti testimonianze dell’argentina Hebe de Bonafini, presidentessa delle Madri di Plaza de Mayo, dello scrittore e deputato argentino Miguel Bonasso, del giornalista uruguayano Samuel Blixen, degli uruguayani Sara Méndez, Raúl Olivera ed Hugo Cores, così come del poeta brasiliano Thiago de Mello i quali hanno esposto con vibranti parole le loro esperienze personali e investigazioni su un tema che ancora divide i popoli latinoamericani.