Il Partito Comunista dell’India (Marxista) analizza i risultati della recente visita di Obama

Il Partito Comunista dell’India (Marxista) (CPIM), la principale forza del Fronte che raggruppa i principali partiti della sinistra del grande paese asiatico (tra cui anche il Partito Comunista dell’India) ha diffuso una nota, al termine della recentissima visita del presidente degli Stati Uniti ai dirigenti di New Delhi.

Nel documento, i comunisti del CPIM rilevano come i risultati dei colloqui, i trattati stipulati, di carattere politico, economico e soprattutto militare, abbiano aggravato la condizione di subordinazione dell’India all’imperialismo nordamericano.

“Colpiti da una profonda recessione e disoccupazione – è scritto nella nota del CPIM – gli USA cercano disperatamente di aumentare le esportazioni e di ridurre le importazioni”. E cercano di ottenere questo risultato anche “dando l’assalto al mercato indiano”, in particolare nel settore agricolo, dove l’apertura alla concorrenza e al dominio delle multinazionali agro-alimentari sulla produzione e sulla commercializzazione delle sementi provocherà conseguenze rovinose per migliaia di piccoli produttori locali.

“Anche nei settori finanziario e dell’educazione, è stata aperta la strada alle imprese nordamericane”, sottolinea il CPIM.

Per i comunisti il governo, invece di dare priorità alla lotta contro la fame, la povertà, le malattie, subisce “l’arrembaggio” degli Stati Uniti, in cambio solo del riconoscimento da parte di Obama del ruolo dell’India come potenza mondiale e della promessa a sostenere la candidatura del gigante asiatico a membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Per quanto riguarda la cooperazione militare, l’India, in cambio della fornitura di armamenti statunitensi, viene coinvolta in maniera subordinata nella politica aggressiva degli USA e nella partecipazione alle missioni militari dell’imperialismo, “rinunciando in tal modo alla sua sovranità e alla possibilità di decidere in modo indipendente su un gran numero di questioni riguardanti la sua politica estera”.

“Nonostante l’elogio esagerato da parte dei mezzi di comunicazione sociale dominanti, i reali interessi del popolo indiano non vengono garantiti da questa relazione. Che necessiterebbe di un rapporto indo-americano basato sulla parità e sull’interesse reciproco”, conclude la nota del CPIM.