Traduzione di l’Ernesto online
Ricorre quest’anno il decimo anniversario degli attentati dell’11 settembre contro le torri del World Trade Center, che hanno provocato la morte di cittadini nordamericani e che il Partito Comunista Portoghese (PCP) ha condannato in modo inequivocabile, fin dal primo momento.
Passati dieci anni da quel terribile crimine contro il popolo degli Stati Uniti la realtà dimostra con chiarezza che – come il PCP aveva previsto – degli attentati dell’11 settembre ha approfittato l’imperialismo e specialmente l’imperialismo nordamericano per scatenare una scalata di guerra e aggressione tendente ad imporre il suo dominio planetario, a controllare le principali risorse energetiche mondiali e a favorire gli interessi e i profitti del grande capitale.
Con il pretesto della “lotta contro il terrorismo” e della “sicurezza degli USA” sono stati invasi e occupati paesi sovrani, provocando centinaia di migliaia di morti, milioni di rifugiati e disastri umanitari e civili di tragica dimensione. Sono stati creati campi di concentramento e una rete mondiale di prigioni segrete, al margine dei sistemi giudiziari e legali. E’ stata giustificata e promossa la tortura. Sono stati promossi razzismo e intolleranza, favorendo l’ascesa delle forze di estrema destra e xenofobe. Dietro la copertura della “lotta contro il terrorismo” si sono sviluppate teorie razziste, di cui è un particolare esempio la teoria dello “scontro delle civiltà” con le conseguenze che oggi abbiamo di fronte.
La paranoia securitaria scatenatasi con il pretesto degli attentati dell’11 settembre 2001 è servita anche per la diffusione della falsa dicotomia sicurezza/libertà con l’adozione di leggi che restringono i diritti democratici e ne prevedono la sospensione. Si è dato impulso all’approfondimento della militarizzazione delle relazioni internazionali, di cui sono particolari espressioni l’aumento esponenziale dei bilanci militari; lo sviluppo di nuove e più potenti armi, incluse quelle di distruzione di massa; la strumentalizzazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, l’assenza di rispetto per il Diritto Internazionale e per la Carta dell’ONU; il rafforzamento della NATO come organizzazione globale offensiva, braccio armato delle principali potenze imperialiste ed anche l’accelerazione e l’accentuazione della militarizzazione dell’Unione Europea, che si afferma sempre di più come una potenza imperialista, interventista e con ambizioni di dominio globale.
Anche il Portogallo partecipa attivamente all’offensiva dell’imperialismo scatenata con il pretesto degli attentati dell’11 settembre. Negli ultimi dieci anni la tendenza alla totale sottomissione agli interessi e alle imposizioni della NATO si è approfondita – in evidente violazione della Costituzione della Repubblica Portoghese, in particolare del suo articolo 5. Il Vertice di Guerra delle Azzorre, la partecipazione delle forze militari e di polizia portoghesi all’occupazione dell’Iraq e dell’Afghanistan, il coinvolgimento del Governo portoghese nel crimine rappresentato dai cosiddetti “voli della CIA”, la realizzazione del vertice della NATO in Portogallo che ha adottato un “nuovo concetto strategico” ancora più aggressivo, l’appoggio del Governo portoghese al crimine che si sta commettendo contro il popolo libico, sono, tra gli altri possibili, esempi chiarificatori di una politica estera portoghese contraria agli interessi nazionali e ai valori della pace e dell’amicizia e cooperazione tra i popoli.
Come il PCP aveva previsto, il cambiamento della presidenza negli Stati Uniti non ha modificato la realtà che si era manifestata dopo l’11 settembre, nonostante il mutamento di linguaggio e una più stretta associazione delle potenze imperialiste europee. Le guerre in Iraq e in Afghanistan proseguono con l’Amministrazione Obama, con addirittura l’ultimo paese diventato il palcoscenico di una scalata impressionante delle truppe di occupazione. La barbarie imperialista si è rivolta ora contro la Libia, e minaccia la Siria, l’Iran, l’Algeria e altri paesi. Il campo di concentramento di Guantanamo continua ad essere operativo. Come anche il “Patriot Act” e altre leggi di eccezione profondamente antidemocratiche. Si intensificano le manovre di aggressione, sovversione e terrorismo di Stato da parte delle potenze imperialiste.
E’ particolarmente scioccante e rivelatore della sua natura criminale che nel decimo anniversario dell’11 settembre, l’imperialismo stia nuovamente promuovendo, in Libia e in altri paesi, terroristi legati al fondamentalismo islamico, compresi i gruppi inseriti nella lista delle organizzazioni terroriste elaborata dallo stesso Dipartimento di Stato USA. Il terrorismo non cessa di essere tale, solo per il fatto di essere patrocinato dagli Stati imperialisti.
L’aggressività e il bellicismo dell’imperialismo camminano mano nella mano con la sua violenta offensiva contro le condizioni di vita e di lavoro dei popoli, di cui l’offensiva dei centri di comando dell’Unione Europea contro i popoli dell’UE è un significativo esempio. Il PCP mette in guardia rispetto agli enormi pericoli per la pace mondiale risultanti dall’aggressività dell’imperialismo in profonda crisi economica – dalla quale non sa come uscire – e in declino rispetto a nuove potenze emergenti.
Il PCP considera urgente fermare scalata di guerra e di violenza, che minaccia di trascinare l’Umanità verso nuove catastrofi. Nel momento in cui si celebrano i 10 anni di un terribile crimine, le cui motivazioni più profonde, i reali contorni e responsabilità continuano a non essere chiariti, il PCP rivolge un appello ai lavoratori e al popolo portoghese a intensificare la lotta per la pace, contro l’imperialismo e le sue guerre, aggressioni e ingerenze, contro la NATO, contro tutte le forme di terrorismo, compreso il terrorismo di Stato.