Il console Usa: «Dal Molin? Offerto da Berlusconi»

«La zona necessaria per ampliare la base militare americana al Dal Molin a Vicenza non è stata richiesta dagli Stati Uniti ma offerta dal governo Berlusconi». La dichiarazione shock è stata riferita dal console generale americano a Milano, Deborah Graze, nel corso di un colloquio avuto ieri con la senatrice di Rifondazione Tiziana Valpiana e la deputata Ds Lalla Trupia. «La console – riferisce Valpiana – che in precedenza aveva incontrato solo i lavoratori italiani della base, ha convenuto sul fatto che la questione Vicenza è stata gestita malissimo sia dal gvoerno americano sia dal nostro, mentre noi abbiamo ribadito che la lotta contro l’ampliamento militare, in una città che è patrimonio dell’umanità e dell’Unesco continuerà e sarà dura». Oggi Tiziana Valpiana ed Elettra Deiana con le altre colleghe dell’Unione Fincato, Trupia e Zanella si accingono del resto a partire per gli Stati Uniti dove incontreranno la presidente della camera dei rappresentanti, Nancy Pelosi, e le associazioni di italo-americani «molto temute» dal governo Usa, per tornare a ribadire i motivi del «no» al “fighting combact” americano. Un viaggio denso di appuntamenti quello che vedrà impegnate le deputate venete alla volta degli Usa. La partenza è fissata per questa mattina, prima destinazione New York. «L’obiettivo principale del viaggio – spiega Lalla Trupia (Ds) – è quello di ribadire il nostro no alla nuova base militare americana all’aeroporto Dal Molin di Vicenza». E per spiegare le ragioni del no, le deputate venete hanno scelto un approccio artistico-culturale oltre che politico. «Abbiamo una valigia piena di libri e documentazione fotografica su Andrea Palladio. Quest’anno si celebrano i cinquecento anni dalla nascita del grande architetto, molto amato anche negli Stati Uniti. Proprio ieri si è aperta la grande mostra che girerà in varie città da Londra a Washington». Palladio, dunque, Vicenza, le ville venete, per tornare a dire che «una base militare in un territorio che è patrimonio dell’Unesco e quindi dell’umanità – sottolinea ancora Trupia – non può davvero essere realizzata». Le deputate venete incontreranno dunque la presidente del Congresso americano, Nancy Pelosi, martedì prossimo. Quello stesso giorno avranno anche un incontro con alcune deputate americane del Congresso. Ma il programma è fittissimo di appuntamenti sin da oggi. A partire da una cena offerta da “Luna”, l’associazione «Italiani uniti del Nord America”. A fare gli onori di casa il presidente dell’associazione Mico Licastro. Domani New Jersey e qui le deputate saranno ospiti del quotidiano “America oggi”, il maggior giornale americano in lingua italiana. Quindi l’incontro con la comunità italo americana. «Intendiamo – conclude Trupia – sponsorizzare la città di Vicenza e Andrea Palladio, ma alla nostra maniera: cioè ribadendo il no dei cittadini alla nuova base». Laura Fincato, la parlamentare della margherita, ribadisce che questo viaggio «non è l’ultima carta. E’ però una buona possibilità per provare a ragionare con le donne americane con le quali pensiamo sia più facile confrontarsi». E con il pensiero a Vicenza dove il comitato di base continua il suo presidio di fronte alla caserma americana per ribadire il proprio «No» al pugno di combattimento a stelle e a strisce.