I nuovi alleati di Berlusconi: svastiche e Evola

Fedeli agli ideali di un sempre rimpianto Benito Mussolini, orgogliosamente «camerati», pronti a fare un uso più o meno scoperto della svastica. Ecco chi sono quelli che Berlusconi brama come alleati alle prossime elezioni: Azione Sociale di Alessandra Musso-
lini e Movimento Idea Sociale di Pino Rauti. Un gruppo di fascisti, nazionalisti, xenofobi, antiliberisti, organizzati in partiti.
Nel nome del fascismo, d’altra parte, nascono entrambe le formazioni. Pino Rauti fonda il Movimento Sociale Fiamma tricolore raccogliendo chi non è d’accordo con la svolta di Fiuggi del 1995, che decreta la fine del Msi e la nascita di An. Alla fine del 2004 viene espulso e dà vita al Movimento Idea Sociale. Ma chi è Rauti? Per dare un’idea del personaggio, basta ricordare che nel ’54 dà vita a Ordine Nuovo, gruppo di ispirazione neonazista, che fu più volte sospettato di organizzare attentati e stragi del terrorismo di destra.
Nipotina del Duce, Alessandra Mussolini lascia An, dopo lo strappo di Israele del 2003, che segna la presa di distanza di Fini dal fascismo. «Ad entrambi i rami delle mie origini – romagnole e campane – debbo la mia determinazione nell’assumere, senza compromessi, l’onere del “cambiamento”, senza rinnegare alcunché dei contributi di chi ci ha preceduti, perché dati in perfetta buona fede», si legge nella presentazione sul sito di Azione Sociale (www.libertadiazione.net), firmata dalla stessa Mussolini. E la base fascista la acclamerebbe volentieri Presidente del consiglio, almeno a giudicare da un sondaggio di settembre del sito il Duce.net (www.ilduce.net): la maggioranza dei votanti (il 28.99%) la vorrebbe capo del governo.
Sul sito del Mis (www.misconrauti.org) ecco invece un ricordo di Benito Mussolini del 2003, firmato Rauti: «Noi, che lo seguimmo fedeli anche sulla trincea estrema dell’onore nella Repubblica Sociale, mentre altre abiure si susseguono, riaffermiamo la fede appassionata in lui, la riconoscenza per l’opera immensa e multiforme che svolse e nella sua rivoluzione sociale, nella sua idea, in quel Fascismo inteso come “Sole dei poveri” e speranza e tormento dell’Italia più giovane». Tra i manifesti che spuntano sul foglio online del Movimento dal nome inequivocabile de Il Legionario (http://www.legionario.org), le svastiche si sprecano. Mentre la Federazione di Roma del Mis, che si denomina Comunità militante Julius Evola, evocando un nome simbolo dell’estrema destra, esibisce tipo bigliettino di presentazione un volantino con la scritta “No Immigrazione”.
Non fa male ricordare che alle scorse regionali Azione sociale diede vita insieme al Fronte Sociale Nazionale e a Forza Nuova alla lista Alternativa Sociale. Seguiamo un link che sul sito del partito della Mussolini, richiama Forza Nuova (www.forzanuova.org) tra le liste collegate, per arrivare a “una pagina di entrata” in cui una svastica dà il benvenuto al visitatore.
Uno sguardo alle concezioni economiche di questi schieramenti, infine, fa presagire seri guai per il Cavaliere. Pieno sostegno dello stato sociale e antiliberismo sono le loro idee cardine. «Portare idee forza: lo Stato sociale, protettore dei cittadini contro lo sfruttamento del capitalismo privato liberista e di quello statale collettivista», si legge nella sezione “Consulta per il programma”, del sito Azione Sociale, istituita lo scorso 13 ottobre. Subito dopo, le valutazioni di alcune forze politiche italiane: «Il partito azienda (FI) deideologizzato (…) Evoca egoismo, interesse economico, particolarismi. L’azienda partito (Ds, An, Margherita, Udc) percepita come affermazione delle strutture partitiche, lottizzazione, spartizione, carrierismo».
Invece, si auspica «uno Stato Organico, che difenda e valorizzi l’identità nazionale superando sia il collettivismo materialista marxista e sia il liberal-capitalismo di stampo angloamericano». Difficile capire come tutto questo si concili con la concezione economica di Berlusconi.