Ha ragione Giuliano

La guerra umanitaria in Libia continua da più di due mesi e non se ne vede esito. Continuano i bombardamenti, un po’ di civili vengono ammazzati per sbaglio e in Italia tutti tacciono.
Non solo quelli del governo, ma anche il Pd e (oso aggiungere) anche il Presidente della Repubblica. Fatta questa sommaria premessa non resta che dire grazie a Il Foglio e a Giuliano Ferrara che da un po’ di giorni accusa gli «ipocriti» e ci domanda se ancora crediamo alla guerra umanitaria.
Quando un po’ più di due mesi fa la Francia e l’Inghilterra diedero inizio alla guerra umanitaria in Libia, fummo decisamente contrari. Tanto contrari da essere accusati di essere succubi di Gheddafi. Io avevo scritto: se le cose si mettono così finiremo col rimpiangere Gheddafi e quest’affermazione mi provocò una valanghetta di critiche, anche dall’interno del manifesto, che, grazie a Dio, non pratica il centralismo democratico.
Ora sono passati più di due mesi e la guerra umanitaria continua, con i bombardamenti aerei che ammazzano un po’ di civili. Le forze anti-Gheddafi restano ferme a Misurata, la situazione sembra bloccata. La prospettiva di un termine sembra lontanissima (Bossi può aspettare) e continuano i bombardamenti dall’aria, che faranno sicuramente un po’ di morti tra i civili, senza dare nessun segno di conclusione alla guerra umanitaria. I bombardamenti cercano di colpire Gheddafi, ma fanno danni e morti nel vicinato.
A questo punto una cosa mi riesce difficile da capire. Se l’eliminazione di Gheddafi è così decisiva perché gli Usa e i loro alleati non hanno organizzato un’operazione bin Laden invece che la guerra umanitaria ammazza civili.
Sono passati più di due mesi e si continua con i bombardamenti umanitari, ora sono arrivati anche gli elicotteri, quasi una premessa di un intervento per terra, che sarebbe contrario al dettato dell’Onu, ma forse risolutivo.
Per questa mi sento obbligato a apprezzare Il Foglio di Ferrara che denuncia l’ipocrisia dei nostri politici, maggioranza e opposizione.