Guerra aperta tra Boeing e Airbus

Da qualche anno, l’europeo Airbus vende più aerei civili del rivale statunitense Boeing. L’amministrazione Usa ha deciso di partire all’offensiva per difendere il proprio produttore. Ieri, gli Usa hanno annunciato che sporgeranno denuncia al Wto (Organizzazione mondiale del commercio) contro l’Unione europea, mettendo sotto accusa le sovvenzioni pubbliche versate al gruppo aeonautico europeo. «Si tratta di una questione di concorrenza leale e di poter giocare su un terreno di eguaglianza» ha affermato il rappresentante statunitense al commercio, Robert Zoellick. «Dalla sua creazione, alcuni europei hanno giustificato le sovvenzioni ad Airbus come un sostegno necessario a un settore nascente. Questa razionalizzazione non è mai stata valida, e oggi la sua giustificazione è senza senso. Airbus vende oggi più aerei civili di Boeing» ha concluso Zoellick. La Ue ha subito deciso di passare al contrattacco, accusando le «sovvenzioni massicce» che Boeing riceve dalla difesa Usa. La denuncia al Wto è solo l’ultima tappa di una guerra che dura da tempo. Fa seguito al fallimento dei negoziati tra Ue e Usa per la revisione dell’accordo del `92. Allora, era stato concesso all’industria europea nascente di beneficiare di un aiuto da parte dei governi, sotto forma di anticipi finanziari che potevano arrivare fino al 33% degli investimenti in ricerca e sviluppo. Non si trattava di un aiuto pubblico senza contropartite, ma di un prestito rimborsabile in 17 anni. Airbus è all’80% posseduto da Eads, la società europea di difesa e spaziale, nata dalla fusione della francese Aérospatiale Matra, della tedesca Dasa e della spagnola Casa. Airbus era nato come società pubblica (un Gie, gruppo di interesse economico), ma ormai dal 2001 è una società di diritto privato. Gli Usa hanno stabilito a un massimo del 3% del fatturato il sostegno indiretto della Nasa e dei programmi militari all’aviazione commerciale di Boeing.

Ma questa cifra nasconde il fatto che Boeing, dopo i successivi smacchi subiti da Airbus, ha progressivamente rinunciato agli investimenti nell’aviazione civile (rinuncia alla modernizzazione del Boeing 747 per contrastare il super-jumbo di Airbus, e abbandono del progetto dei Super Cruiser) per concentrasi sempre di più nell’aeronautica militare, fortemente sostenuta dall’enorme rialzo del bilancio militare Usa dopo l’11 settembre (un miliardo di dollari al giorno). Airbus è ormai non solo il primo venditore di aerei civili del mondo, ma nel 2003 – anno-chiave per l’industria aeronautica – ha anche superato Boeing nelle ordinazioni. Eads sta mettendo in opera una politica aggressiva anche nel settore militare.

Ieri, poche ore prima dell’offensiva Usa alla Wto, Eads aveva annunciato l’acquisizione di Racal Instruments, una società californiana di elettronica di difesa. Il Pentagono aveva dato il via libera. Per Eads questo significa la porta di ingresso per ottenere delle ordinazioni dalla difesa Usa. Inoltre, martedì, la filiale di Eads Eurocopter ha vinto un contratto per la fornitura di 55 elicotteri EC-120 in cinque anni, per fornire i guardia-coste statunitensi. Le performances europee cominciano a preoccupare gli Usa. Tanto più che le fabbriche Boeing di Seattle non lavorano più a pieno ritmo e hanno dimezzato la produzione rispetto a qualche anno fa. Boeing, che nel `97 ha acquisito McDonnell Douglas, sta effettuando una riconversione nella difesa, che nel 2003 rappresentava solo un terzo della sua produzione (le vendite di Eads sono all’80% nel civile e nel 20% nel militare).