Guantanamo, voli Cia e Iraq i dossier che dividono Usa e Ue

Un vertice non facile, quello che oggi si apre a Vienna e che vede impegnati in una marcia di riavvicinamento Stati Uniti ed Unione europea.
Il presidente americano George W. Bush è arrivato ieri nella capitale austriaca, dopo essersi informato sugli ultimi sviluppi delle crisi nucleari in Corea del Nord e Iran. Argomenti che, prima della partenza per il vertice, sono stati oggetto di una telefonata con il presidente russo Vladimir Putin. Telefonata durante la quale i due leader hanno concordato di «operare congiuntamente per una soluzione. «I presidenti – ha fatto sapere un funzionario della Casa Bianca – sono d’accordo sull’importanza di restare uniti nei loro sforzi per chiedere all’Iran di rinunciare alle sue attività di arricchimento dell’uranio e di cominciare il negoziato sulle misure di incoraggiamento», ha detto il responsabile, che ha chiesto di restare anonimo. «I presidenti hanno discusso altresì del possibile lancio di un missile balistico nordcoreano ed hanno previsto di restare in contatto a questo riguardo», ha aggiunto la fonte.

Intanto a Vienna la giornata di vigilia dell’apertura del vertice è trascorsa tra dimostrazioni anti Bush e vari allarmi bomba. A poche ore dall’arrivo del presidente americano, undici persone sono state fermate, secondo indicazioni della polizia. Un gruppetto di attivisti della Gioventù socialista austriaca (Sjoe) si era radunato davanti all’Hotel Intercontinental, doveil presidente ha pernottato, protestando contro la politica americana e la guerra in Iraq. «Da queste mani gronda sangue, Stop Bush! Stop guerra», era il tenore della protesta. Con l’aiuto di barili di petrolio, camicie imbrattate di sangue e banconote, i dimostranti cercavano di richiamare l’attenzione ma non hanno avuto molto tempo a disposizione: agenti della sicurezza, molto più numerosi dei dimostranti, sono subito intervenuti dispederdendoli e fermandone 11. «Questo era solo un assaggio della dimostrazione di domani (oggi, ndr) », ha dichiarato un portavoce dell’Sjoe. Nel frattempo la polizia viennese ha passato al vaglio numerose segnalazioni ed esaminato finti pacchi bomba fatti trovare in diversi punti della città. Uno di questi era stato depositato in un parco vicino all’albergo di Bush e dentro conteneva un biglietto con la scritta «regalo per l’ospite». Sempre ieri altre tre borse sospette erano state trovate nei luoghi di passaggio del corteo presidenziale provocando immediatamente la chiusura al traffico dell’area.

Quanto ai temi in agenda, il vertice si concentrerà soprattutto sull’esame del pacchetto di incentivi e sanzioni presentato all’Iran per convincere la repubblica islamica a rinunciare all’arricchimento dell’uranio. Ma da parte europea sarà sollevata anche la questione del centro di detenzione di Guantanamo, di cui l’Ue chiede la chiusura, e dei voli segreti della Cia per il trasferimento dei presunti terroristi. C’è poi il dossier Iraq, con la decisione del governo Koizumi di ritirare il contingente giapponese.