Grassi: “Dalle primarie la sinistra esce marginalizzata”

PRIMARIE: GRASSI (PRC), SINISTRA UNIONE ESCE MARGINALIZZATA

(AGI) – Roma, 17 ott. – “Se l’obiettivo con le primarie era quello di spostare a sinistra l’asse dell’Unione, questo obiettivo non e’ stato raggiunto”.

Claudio Grassi, coordinatore dell’area dell’Ernesto, la principale componente di minoranza di Rifondazione comunista, da’ questo giudizio sul risultato ottenuto da Fausto Bertinotti alle primarie del centrosinistra.
“Il dato positivo – spiega Grassi – e’ stata la grande partecipazione, determinata dalla forte spinta nel popolo della sinistra contro l’arroganza del governo Berlusconi, associata anche al forte impegno organizzativo dei partiti e soprattutto dei Ds, come dimostrano le percentuali per Prodi in Emilia. Come sinistra dell’Unione, invece, c’e’ un aspetto non positivo da valutare: il risultato non soddisfacente per quanto riguarda i rapporti di forza all’interno della coalizione, dove la componente di sinistra esce marginalizzata rispetto al plebiscito per Prodi, a cui va aggiunto l’8% di Mastella e Di Pietro, che certamente non solleciteranno una linea di sinistra”.
Grassi osserva: “Cosa diversa sarebbe stata se avessimo preso il 20%… Ora temo che questo risultato venga utilizzato per definire gli assi programmatici dell’Unione in chiave moderata”. Di qui “l’urgenza di trovare con le altre forze di sinistra, dal Pdci, ai Verdi alla sinistra Ds, un’unita’ programmatica in vista del confronto. Tutta la sinistra, al di la’ delle scelte diverse per i vari candidati alle primarie dovra’ far pesare di piu’ le sue proposte”.
Sul voto alle primarie il leader dell’Ernesto ci tiene comunque a sottolineare un dato: “Abbiamo sostenuto Bertinotti in modo massiccio: in Toscana la percentuale piu’ alta di sostegno al segretario e’ stata a Livorno, dove abbiamo vinto al congresso, cosi’ come in Emilia Bertinotti e’ in testa alle preferenze a Parma. A Gubbio, dove abbiamo il 100 per cento Bertinotti incassa il 30% dei consensi”.
In vista della definizione del programma dell’Unione, l’Ernesto organizzera’ un appuntamento di confronto il 5 novembre a Milano, con la presenza di vari esponenti della sinistra di alternativa e anche della sinistra Ds. Netto il ‘no’ alla guerra, anche con l’autorizzazione dell’Onu e in campo sociale si chiede la messa in discussione del patto di stabilita’ Ue, con una politica fiscale che colpisca profitti e rendite e l’introduzione di un nuovo meccanismo di scala mobile in difesa di salari e pensioni. (AGI)