Caro Presidente,
siamo rimasti allibiti davanti al gesto di un ministro del suo governo che ha deciso di far pesare le proprie dimissioni per impedire l’intesa sulle pensioni.
Siamo operaie e operai metalmeccanici che in queste settimane hanno scioperato per ottenere un giusto accordo sulle pensioni, che da un lato garantisca ai più giovani una pensione dignitosa e dall’altro assicuri ai tanti che lavorano in condizioni faticose la possibilità di raggiungere un diritto che continuano a inseguire. Il suo governo si è presentato a noi con una discontinuità a partire dalle politiche sociali.
Nella nostra esperienza, a differenza di tanti sociologi e opinionisti, noi non abbiamo contraddizioni tra la difesa delle giovani generazioni e quella dei lavoratori più anziani. Noi non possiamo dimetterci dalla fabbrica o rimettere il mandato a Lei nel Consiglio dei Ministri ma non capiremmo una proposta sulle pensioni che non sani le ingiustizie attuali.
Ci aspettiamo che Lei sia conseguente con il programma dell’Unione e con quanto più volte dichiarato ed eviti di scavare un solco con la nostra condizione.
I lavoratori e lavoratrici della:
Iveco, Beretta, Trw Automotive, Timkem, Innse Berardi, Lonati, Streparava, Bialetti, Brandt Italia, Federal Mogul, San Marco, Stanadyne e altre fabbriche