Gli interventi di Burgio e Pegolo sulla mozione di “indirizzo” sull’Afghanistan

La mozione d’indirizzo sulla politica estera è stata approvata questa mattina alla Camera. I compagni Burgio, Pegolo e Cannavò hanno motivato il loro voto favorevole con considerazioni che concernono il confronto con il disegno di legge, rispetto al quale la mozione viene giudicata più avanzata. Tuttavia vengono sottolineati, al contempo, i persistenti elementi negativi presenti nel testo della mozione.

Pubblichiamo di seguito le dichiarazioni di voto dei compagno Alberto Burgio e Gianluigi Pegolo

Dichiarazione di voto sulla mozione d’indirizzo (BURGIO)

Prendo la parola per motivare la mia decisione di votare a favore della mozione d’indirizzo a firma Sereni e altri sulla partecipazione italiana alle missioni internazionali.

La decisione di votare a favore discende dal fatto che questa mozione mi pare segni un passo in avanti rispetto al ddl del governo.

Penso in particolare all’affermazione della priorità di un impegno per la prevenzione dei conflitti armati (contenuta nella prima parte) e (nel dispositivo) alla previsione di un momento di verifica dei risultati della presenza internazionale in Afghanistan.

Tali considerazioni non impediscono tuttavia di rimarcare la persistenza di elementi negativi e preoccupanti. Mi riferisco in particolare al fatto che la mozione parla di un eventuale “superamento” della sola missione Enduring Freedom e – quanto a quest’ultima – esclusivamente in relazione al teatro afgano, mentre la stessa mozione ricorda che le forze italiane sono impegnate nel quadro della missione Enduring Freedom nel Golfo arabico: un impegno, quest’ultimo, dunque, programmaticamente escluso – nella mozione – da qualsiasi pur eventuale strategia di uscita.

Nell’annunciare il voto favorevole dell’onorevole Cannavò e mio alla mozione dell’Unione, formulo l’auspicio che le prossime decisioni del governo vadano nella direzione di un completo ritiro del nostro Paese dalla guerra in Afghanistan.

Dichiarazione di voto sulla mozione d’indirizzo (PEGOLO)

Signor Presidente, onorevoli colleghi, riguardo alla mozione presentata dall’opposizione mi esprimerò con voto contrario. Questa mozione, infatti, non solo rilancia l’iniziativa militare in Afghanistan ma teorizza l’intervento militare come mezzo per esportare la democrazia. Una impostazione che considero molto pericolosa e che può favorire l’escalation della guerra e la crescita della tensione a livello internazionale.

La mozione presentata dalla maggioranza è qualitativamente diversa. Il suo limite è evidente: essa risponde all’esigenza di supplire a quella mancata volontà di “discontinuità” che caratterizza il disegno di legge. In questa mozione, in ogni caso, si coglie il proposito di sottoporre a verifica la missione in Afghanistan. In particolare, i richiami al possibile superamento di Enduring Freedom, ad una conferenza internazionale sull’Afghanistan e al rafforzamento del ruolo dell’Onu costituiscono elementi positivi. Non si tratta di una exit strategy ma di un approccio ad essa preliminare. Lasciano invece più di una perplessità alcuni cenni in cui si coglie una giustificazione ex post dell’intervento in Afghanistan e un apprezzamento acritico per il ruolo svolto dai nostri contingenti. Ritengo comunque opportuno valorizzare l’ispirazione del testo laddove si evoca il superamento dell’intervento in Afghanistan. Per questa ragione voterò a favore della mozione presentata dalla maggioranza.