Giornalismo di impegno civile – La Rai e l’inchiesta sulla strage di Falluja

La prova migliore di quello che affermiamo da sempre – e cioè che la Rai possiede un patrimonio di professionalità purtroppo, specie negli ultimi anni, mortificato e sottoutilizzato – arriva in questi giorni dal riconoscimento internazionale della serietà e del coraggio professionale che hanno consentito la produzione e la trasmissione, da parte di RaiNews24, dell’inchiesta su “Falluja, la strage nascosta”. La solidità e il rilievo di questa documentata denuncia sull’uso del fosforo bianco contro i civili, sanciti dall’autorevole editoriale pubblicato martedì dal New York Times, avevano già impressionato e interessato i più importanti leader mondiali, compresi
il segretario generale dell’Onu e il presidente iracheno, che a seguito di quello scoop giornalistico italiano ha impegnato il proprio governo a svolgere un’inchiesta a Falluja. Uno scoop di grande rilievo politico e sociale, ripreso e commentato dai più grandi
giornali del mondo e da qualcosa come 1.100 televisioni, che registra 300mila citazioni in inglese e 150mila in italiano su Google.
A fronte di tutto questo – tipico di una normalità democratica e informativa nella quale il lavoro di scavo e di denuncia del giornalismo viene premiato, valorizzato e utilizzato adeguatamente anche a livello politico e istituzionale – sconcerta la sottovalutazione del caso, in Italia, da parte della gran parte dell’informazione (compresa quella televisiva) e di ampi settori
della politica. Perciò la Rai non può non segnalare e indicare con soddisfazione, agli altri ma anche a se stessa, questo esemplare esito di un lavoro giornalistico come quella che dovrebbe essere la cifra professionale ed etica dell’informazione in genere e di quella
concretamente assicurata alla collettività, in particolare, dal servizio pubblico radiotelevisivo. Non sono mancati nel glorioso passato della Rai e non mancano nemmeno oggi esempi di grande informazione e di impegno civile (pensiamo ad esempio a Report delle ReteTre). Ma l’inchiesta sul fosforo bianco usato a Falluja è per molti aspetti senza precedenti, in quanto a peso internazionale ed anche per il particolare contributo di credibilità e di autonomia professionale che fornisce all’immagine della Rai.
Come consiglieri di amministrazione dell’azienda, vogliamo pubblicamente ringraziare gli uomini che hanno lavorato a quell’inchiesta (dall’autore Sigfrido Ranucci al curatore Maurizio Torrealta, allo stesso direttore di RaiNews24 Roberto Morrione), invitando i vertici aziendali a rivolgere ufficialmente ad essi un pubblico encomio, che valga da incoraggiamento e da indicazione di impegno professionale per tutte le strutture giornalistiche del servizio pubblico.