“Il no degli Irlandesi al referendum sull’Europa è una buona notizia per tutti i lavoratori europei.”“Negli ultimi anni l’Unione europea si è caratterizzata sempre di più per l’attacco ai diritti e alle condizioni sociali del mondo del lavoro. La Banca Europea è ossessionata dall’aumento dei salari, la Corte di giustizia europea continua ad emettere sentenze che distruggono i diritti contrattuali dei lavoratori, la Commissione europea interviene a danno di tutte le politiche industriali che vogliono salvaguardare l’occupazione e il lavoro, infine, i Ministri europei hanno vergognosamente deciso di operare per portare fino a 65 ore l’orario di lavoro settimanale: quest’Europa è oggi avversaria dei diritti dei lavoratori.”“Per questo salutiamo con soddisfazione questo no, che mette in crisi una costruzione europea sbagliata e sempre più estranea ai valori sociali più avanzati del Continente. E’ giunto il momento che anche in Italia i cittadini possano dire no a quest’Europa.”“Per questo è giusto che anche in Italia la discussione sull’Europa sia sottratta alle decisioni di vertice e sia affidata invece ai cittadini con un referendum.”
Roma, 13 giugno 2008