La Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo ha accettato di prendere in esame il ricorso presentato dalla famiglia di Carlo Giuliani, il 23enne manifestante ucciso durante il G8 di Genova del 2001. Il padre di Carlo, Giuliano Giuliani, si è rivolto all’Europa assieme alla sua famiglia per chiedere giustizia per la violenza delle forze dell’ordine e per contestare l’archiviazione del procedimento contro il carabiniere Mario Placanica, accusato di aver centrato e ucciso Carlo con un proiettile alla testa.
Cosa spera che accada adesso?
Un grande risultato per noi è stato già raggiunto: il fatto che il nostro ricorso sia stato considerato ricevibile ci dà la speranza che si arrivi presto ad una commissione d’inchiesta del nostro parlamento su Genova G8. È nel programma dell’Unione, anche se sono in molti a voler far finta di averlo dimenticato. Non vogliamo criminalizzare le forze dell’ordine, come sospetta la destra. La commissione potrebbe invece ridare dignità agli operatori di sicurezza di questo paese estranei a comportamenti come quelli dei loro colleghi quel giorno.
Chi è che fa orecchie da mercante alle vostre richieste di aprire la commissione?
Premesso che il consenso dei cittadini su questo tema è crescente, devo dire che l’Italia dei Valori, l’Udeur e settori dei Ds e della Margherita, assieme alle formazioni politiche di destra, si oppongono alla nascita della commissione. Ma Rifondazione, i Comunisti Italiani e i Verdi, assieme ai deputati e ai senatori che ci hanno sostenuto sin dall’inizio, sono ancora tutti al fianco della mia famiglia.
In questi anni come siete stati trattati dai media? Gli italiani hanno ricevuto una corretta informazione?
In particolare il servizio pubblico mi fa francamente sorridere: dal 2001 ad oggi non è cambiato un certo atteggiamento di chiusura che solo su Raitre è venuto a volte meno. Ricordo il film “Bella Ciao”, uscito subito dopo il G8 e prodotto da Carlo Freccero, che venne immediatamente bloccato e non venne trasmesso in Rai. E pensare che era anche troppo tenero, a mio avviso, con le forze dell’ordine. Bene, l’estate scorsa la “nuova” Rai lo ha mandato in onda, ma in seconda “nottata”. Non vedo una grande differenza tra i due attegiamenti.
Quali sono i principali aspetti della scomparsa di suo figlio sui quali chiedete che venga fatta luce?
Primo, le menzogne sulla dinamica dei fatti: foto e filmati mostrano che quel colpo di pistola non fu sparato in aria. Si vede che lo sparo è diretto e non si vede se è stato Placanica ad esploderlo. E la storia del rimbalzo del proiettile su una pietra che volava per aria è ridicola all’inverosimile. Secondo, l’assoluta mancanza di attività di soccorso da parte dei carabinieri nei confronti di mio figlio lascia sconcertati, così come le cose infami fatte sul suo corpo: un militare ha copito con una pietra mio figlio che era già a terra per poi inscenare una pantomima gridando ad un manifestante nella folla: “lo hai ucciso tu con la tua pietra!”. Terzo, la generale disorganizzazione delle forze dell’ordine quel giorno: non potrebbe essere stata voluta?
da Off, quotidiano di spettacolo