Fosco Giannini, senatore e membro della commissione Difesa, è intervenuto questa mattina dal Ponte Sant’Angelo in apertura della manifestazione di Roma contro la parata militare a nome dei deputati del Partito della Rifondazione Comunista.
Ecco un estratto del suo intervento: “ Abbiamo lottato a lungo contro il governo Berlusconi, il governo più guerrafondaio, anti-operaio ed anti-sociale della storia della Repubblica. Il governo più subordinato alle pulsioni di guerra degli Stati Uniti e della Nato della nostra storia repubblicana. Lo abbiamo fatto nell’intento di costruire un governo di alternativa vera, in grado di porre al centro della sua agenda politica i diritti dei lavoratori e, in primo luogo, la riconquista della pace. La pace passa oggi attraverso il no al rifinanziamento delle missioni militari in Iraq ed in Afghanistan e per il ritiro delle truppe italiane dai teatri di guerra. Il movimento per la pace ci chiede pubblicamente, anche oggi, in questa piazza, un impegno in questa direzione: diciamo a chiare lettere che il nostro impegno non mancherà, sia per il no al rifinanziamento sia per il ritiro delle truppe.
Per quanto riguarda l’Iraq si è ormai consolidato un senso comune diffuso che ha compreso il senso profondo dell’imperialismo americano, volto al dominio geopolitico dell’area e alla rapina delle risorse. Purtroppo questa consapevolezza non è ancora maturata per l’Afghanistan, la cui situazione è, se possibile, ancora più tragica e drammatica. Ai due moventi se ne aggiunge un terzo: l’allargamento della Nato nel cuore dell’Asia, con l’obiettivo di contrastare la poderosa crescita della Cina.
Su questo punto, la nostra intransigente condanna delle guerre e il nostro impegno per il ritiro dei militari e il no al rifinanziamento, non possono esserci ambiguità: per questo esprimiamo una profonda contrarietà al tentativo di barattare il ritiro dall’Iraq con il rafforzamento della presenza militare in Afghanistan, come proprio oggi Blair sta chiedendo a Prodi e D’Alema. Noi siamo con il popolo della pace oggi in piazza, ancora una volta senza se e senza ma”.