Finanziaria, statali e pensioni nel mirino di Padoa-Schioppa

«Stiamo cercando di evitare tagli e di fare riforme». Così il ministro dell’ Innovazione nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais, ha voluto tranquillizzare ieri i sindacati sul fatto che non ci saranno licenziamenti nel pubblico impiego. Lo ha fatto dopo aver incontrato il collega del Lavoro, Cesare Damiano. Non solo non ci saranno tagli, ma i due ministri hanno annunciato che verrà rimosso il blocco del turnover al fine di poter assumere i precari. Resta però il fatto che il ministro dell’ Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che si prepara a illustrare giovedì 31 agosto al consiglio dei ministri le linee direttive per la Finanziaria 2007 punta a ottenere dal pubblico impiego un risparmio di spesa di almeno 4 miliardi. CONCERTAZIONE A RISCHIO – Padoa-Schioppa è tornato ieri al lavoro e per prima cosa ha fatto il punto della situazione con il governatore della Banca d’ Italia, Mario Draghi. Oggi incontrerà a pranzo proprio Nicolais. I sindacati sono preoccupati. Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, avverte il ministro dell’ Economia: «Il governo si è impegnato a concertare con noi le riforme previste con la Finanziaria. Non accetteremo piatti confezionati in altre cucine». SBLOCCO DEL TURNOVER – Nella pubblica amministrazione sono 121.707 i lavoratori a tempo determinato, ha spiegato Damiano (ma secondo i sindacati, contando anche quelli della scuola, si arriva a oltre 300 mila). «È un fenomeno che bisogna superare e che è stato causato dal blocco generalizzato delle assunzioni operato dal precedente governo», ha aggiunto il ministro, preoccupato in particolare che, dopo il no degli ispettori del Lavoro all’ applicabilità dei contratti di collaborazione nelle aziende private di call center, pronunce del genere si estendano ai circa 89 mila contratti di collaborazione in corso nella pubblica amministrazione. Alla fine ha spiegato Nicolais, l’ obiettivo è quello di rimpiazzare un lavoratore ogni quattro che escono. RINNOVO DEI CONTRATTI – Ma i sindacati sono in allarme soprattutto per il mancato rinnovo dei contratti per tre milioni e mezzo di dipendenti pubblici, scaduti da otto mesi. Nicolais ha promesso lo stanziamento di 4 miliardi di euro per il prossimo triennio, di cui uno per il 2007. Una cifra insufficiente per i sindacati, che in questa situazione sono contrari anche ad accettare un allungamento del contratto da due a tre anni. PENSIONI – Anche qui Padoa-Schioppa punta a rilevanti risparmi di spesa. Diverse le ipotesi: revisione dei coefficienti di calcolo, che ridurrebbe le pensioni del 6-7%, aumento dell’ età pensionabile già dal 2007. Allo studio anche l’ accorpamento tra Inps e Inpdap anche se ieri Damiano ha fatto capire che il progetto è di difficile realizzazione.