Ripartire da Rifondazione comunista. È questa la strada indicata dal MINISTRO della Solidarietà sociale uscente, Paolo Ferrero, per dare nuova linfa alla sinistra dopo la debacle elettorale. Secondo Ferrero, intervenuto a margine dell’appuntamento con l’Alcohol Prevention Day in corso all’Istituto superiore di sanità (Iss), occorre ora «stabilire una nuova linea su cui muoversi, e questo verrà deciso al congresso». Ma Ferrero mostra già il suo dissenso «allo scioglimento e alla costituente proposta da Oliviero Diliberto». Secondo il ministro bisogna «valorizzare quel che c’è, rimettere in piedi il Prc con il suo progetto, e costruire una sinistra plurale senza l’angoscia delle elezioni, con un progetto che tenga in piedi tutto. Mi spiace – sottolinea Ferrero – che la discussione venga presentata come la notte dei lunghi coltelli, l’assalto all’arma bianca e io dipinto come un aggressore. È ovvio che se c’è diversità di posizione si discute, ma voglio ribadire la stima per i compagni e le compagne di Prc, a partire da Fausto Bertinotti che ha speso tutta la vita per il partito. Spero – conclude – che la discussione avverrà con modalità che non si prestino alle caricature che vengono presentate attualmente».