Ferrara ancora contestato

ROMA – Ancora contestazioni contro Ferrara. Dopo gli insulti e il lancio di uova ieri a Bologna, questo pomeriggio sono stati i centri sociali delle Marche a protestare contro il leader di “Aborto? No grazie”. Un centinaio di giovani – in prima fila ragazze che agitavano mazzi di prezzemolo e maschi armati di tamburi e padelle – hanno intonato slogan contro il direttore del Foglio. “Ferrara, sei brutto. Oggi maiale, domani prosciutto”. E poi insulti personali come “Ciccione, ciccione”. I contestatori che hanno inscenato la protesta davanti al teatro Sperimentale di Pesaro, hanno poi tentato di dispiegare un grande striscione all’interno della platea ma sono stati dissuasi con modi fermi e decisi dal servizio d’ordine. Simili contestazioni anche ad Ancora dove sei ragazze hanno deposto una grossa gallina di cartapesta rosa davanti al portone della Loggia dove parlava Ferrara, insieme ad un cartoncino con scritto: “Non siamo le tue incubatrici”.

Ferrara, che ha ricevuto una telefonata di solidarietà anche da Walter Veltroni, torna sull’assalto al comizio di ieri a Bologna: “Erano piuttosto aggressivi – dice, riferendosi ai contestatori – io sono uno che sopporta molto bene i fischi. Ma siccome erano così cattivi e violenti, mi è sembrato che per una volta dovessi dimenticarmi di porgere l’altra guancia alla fine del comizio e trattarli come meritivano”.

Ancora, Ferrara spiega di non voler fare polemiche con le forze dell’ordine: “Poveracci, stanno lì che cercano di controllare la situazione”. E loda il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati: “Ha rilasciato dichiarazioni molto belle, da bravo sindaco. Sono contento per le sue parole”. Conclusione: “Finchè i carabinieri impediscono ai centri sociali di linciare gli oratori di parte avversa, l’Italia è un paese democratico. Se fossero riusciti a linciarmi forse parlerei diversamente. Ma non ci sono riusciti”.

E solidarietà al direttore del Foglio, animatore della lista pro-life e per una moratoria sull’aborto, arriva da Fausto Bertinotti: “Mi dispiace quanto è accaduto – dichiara – a Ferrara rivolgo la mia personale solidarietà umana e politica”. E ancora: “Nessuno può accettare una contestazione sprezzante e violenta contro un protagonista della vita politica”. Poi però aggiunge: “Evitiamo il confronto con gli anni di piombo, verso cui non c’è nessun riferimento: una tragedia vissuta e di cui oggi non ci sono i segni nel paese”.

Molto diversa l’opinione di un’altra esponente della Sinistra Arcobaleno, Valeria Palermi del Pdci: “Hanno fatto bene a contestare Ferrara – attacca – dovrebbero farlo in tutte le piazze d’Italia”.

Sul fronte opposto, insieme al sostegno di molti esponenti del Pdl, da da Fabrizio Cicchitto a Gianni Alemanno, c’è da segnalare il telegramma di solidarietà al direttore del Foglio inviato da Daniela Santanché, candidata premier della Destra: “Anche Ferrara fascista? Benvenuto nel club, caro Giuliano, non te la prendere la compagnia è buona, c’è Papa Ratzinger e Montanelli e tutti quelli che si battono contro l’egemonia culturale e l’arroganza dei comunisti”.

Sul fronte delle indagini, c’è da dire che a Bologna la polizia sta lavorando intensamente, per ricostruire i fatti di ieri (durante i quali è stato colpito anche l’inviato di Repubblica Michele Smargiassi). Si sta procedendo, fanno sapere dalla Questura, alle identificazioni dei manifestanti e alla ricostruzione dell’accaduto: ogni cosa, assicurano, sarà riferita all’autorità giudiziaria. Tirare le somme e arrivare a un numero sarà però un lavoro molto lungo, che verrà portato avanti anche attraverso la visione dei filmati. Al momento, comunque, nessuna denuncia è stata presentata da parte di manifestanti o altri che abbiano subito danni.

(3 aprile 2008)