da “Pravda Rossij”
n.5 – settimanale del Partito Comunista della Federazione Russa
Il 18 gennaio in molti paesi del mondo, in tutti i continenti, abbiamo assistito ad un’ondata di azioni di protesta di massa, dirette contro i piani aggressivi dei falchi americani, che intendono scatenare una nuova guerra. I comunisti di Russia, insieme alle organizzazioni popolari-patriottiche, hanno organizzato quel giorno meeting e presidi davanti all’ambasciata USA a Mosca ed agli uffici di rappresentanza americani a Leningrado, Vladivostok, Ekaterinburg. Le manifestazioni si sono svolte all’insegna degli slogan “Giù le mani dall’Iraq!” e “No alla guerra!”, e sono state appoggiate da ogni persona di buona volontà.
Il Presidium del CC del Partito Comunista della Federazione Russa ha deciso di convocare un’azione di protesta di massa contro la guerra il 15 febbraio 2003. Le organizzazioni regionali e locali del partito quel giorno organizzeranno cortei, meeting e presidi. Ci auguriamo che tali iniziative vengano sostenute da milioni di nostri concittadini. Bisogna esigere dal Presidente e dal governo della Federazione Russa che compiano ogni possibile sforzo politico e diplomatico per fermare la guerra.
E’ particolarmente importante il coinvolgimento nelle azioni contro la guerra dei comunisti di Mosca, di Leningrado, della regione di Sverdlovsk e del territorio del Primorje, vale a dire di quelle regioni, dove sono presenti rappresentanze diplomatiche americane. Dove non esistono rappresentanze, i lavoratori potranno far sentire la loro voce ai falchi americani, inviando telegrammi e messaggi di protesta.
Traduzione dal russo
di Mauro Gemma