Fermiamo la Guerra Fermiamo la Nato

*FERMIAMO LA N.A.T.O. ! FERMIAMO LA GUERRA !*

*Il 9 e 10 febbraio, Taormina ospiterà il vertice dei ministri della
difesa della Nato. Come già accaduto 12 anni fa, sempre nella stessa
città siciliana, il meeting rappresenterà un nuovo punto di svolta per
le strategie politico-militari dell’Alleanza Atlantica. Quella volta fu
varato un piano di ammodernamento dei sistemi nucleari; stavolta i 26
paesi membri discuteranno la proposta del ministro messinese Antonio
Martino (teorico del neoliberismo, in linea con l’establishment USA) di
ammettere Israele nella Nato. Un’opzione, giustificata con la recente
vittoria elettorale di Hamas, che avrà conseguenze gravissime nell’area
mediterranea e che allontanerà qualsiasi soluzione del conflitto
israelo-palestinese. “In questo modo”, ha del resto spiegato lo stesso
Martino, “un’eventuale aggressione ad Israele, sarebbe un attacco contro
tutta la Nato”. Il potenziale aggressore? “L’Iran”, ha chiarito il
ministro, “il cui presidente ha detto che il suo obiettivo è quello di
cancellare lo Stato di Israele”. Gli Stati Uniti e la Nato, cioè, si
preparano alla terza guerra preventiva del XXI secolo, ancora una volta
in Medio oriente, potenziando i dispositivi di morte, prima fra tutte la
base militare di Sigonella, alle porte di Catania, dove un’impresa della
Lega delle cooperative8 la C.M.C.) sta eseguendo lavori infrastrutturali
per oltre 100 milioni di Euro.*

*Con l’allargamento a buona parte dell’est Europa, l’Alleanza atlantica
ha anche assunto il ruolo di polizia dei gruppi di potere transnazionale
che puntano al controllo delle risorse economiche e naturali dell’ex
blocco sovietico. A Taormina, in quest’ottica, sarà anche presente il
ministro della difesa della Russia. Ci saranno popi delegazioni di 7
Paesi mediterranei: Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Mauritania,
Marocco e Tunisia. È notorio il loro ruolo di gendarme atlantico contro
gli Stati e dei movimenti non allineati con le scelte neoliberiste delle
potenze imperialiste, come il loro carattere repressivo dei diritti
umani e politici. Meno noto il fatto è che la Nato guarda a questi Paesi
del “Dialogo Mediterraneo” per la crociata contro le migrazioni di
milioni di diseredati che da Africa e Asia tentano di giungere in
Europa. E’ nei deserti di questi Stati che USA e alleati vogliono creare
i nuovi campi di detenzione per immigrati e “nemici”: altre nuove
Guantanamo mediterranee.*

*In preparazione della giornata internazionale contro la guerra e le
occupazioni il prossimo 18 marzo, a 3 anni dalla guerra Usa contro
l’Iraq, facciamo appello alla mobilitazione contro il vertice del 9/10
febbraio a Taormina dei ministri della difesa dei paesi Nato, a sostegno
delle loro politiche di guerra e razzismo, che insanguinano sempre più
il Medioriente ed il Mediterraneo.*

*— Contro la proposta di ingresso di Israele nella Nato e per lo
scioglimento dell’Alleanza Atlantica*

*—Per** l’immediato ed incondizionato ritiro di tutte le truppe dall’Iraq*

*—Per** la fine dell’occupazione israeliana dei territori palestinesi
e per la creazione di uno stato palestinese indipendente*

*—Per** la smilitarizzazione e denuclearizzazione della Sicilia e del
Mediterraneo e per la riconversione per uso civile della base di Sigonella*

*—Per** il sostegno di tutti i popoli (primi fra tutti quello iracheno
e palestinese) alle lotte per la loro autodeterminazione*

*LA SICILIA NON E’ ZONA DI GUERRA, VIA LE BASI NATO DALLA NOSTRA TERRA*

*Venerdì 10/2 concentramento alle ore 15,30 alla stazione ferroviaria di
Giardini CATANIA*

*Promotori: Attac-Catania, CpoExperia, Giovani Comunisti(Ct), Centro
Iqbal Masih, Collettivo Spedalieri, Collettivo Autonomo Studentesco,
Ret**e Antirazzista Catanese, TerreLibere.org, Circolo Arci Thomas
Sankara(Me), Messina Social Forum.*

*Info-adesioni:[email protected] – e – [email protected]*