Sabato 27 dicembre 2008, l’esercito israeliano ha avviato una selvaggia azione militare contro il popolo della Striscia di Gaza. I soldati israeliani hanno scatenato un barbaro attacco contro persone e cose. I martiri e i feriti si contano a centinaia.
Gaza è sprofondata nelle sofferenze, mentre i soccorsi più urgenti non sono utilizzabili a causa dell’opprimente blocco imposto alla Striscia da parecchie settimane, che ha impedito e che continua ad impedire l’arrivo dei soccorsi, e che ha causato la penuria di cibo che fa incombere la minaccia della fame su più di un milione di persone.
La nuova barbara aggressione israeliana rappresenta la continuazione della politica, seguita da Israele fin dal momento della sua creazione nel 1948. Questa politica di guerre aggressive è stata indirizzata contro la nazione Araba e contro il popolo Palestinese, accusato di avere richiesto il diritto ad una vita senza restrizioni e dignitosa, di insistere nella sua determinazione a creare uno stato nazionale Palestinese indipendente, e di esigere il diritto al ritorno nella propria terra, diritto garantito da tutte le leggi e i codici dell’umanità.
L’ultima aggressione è coperta dal colpevole silenzio arabo e di altri paesi, ed è sostenuta dagli USA. Ciò impone a tutti gli arabi di praticare ogni forma di pressione sui propri governi perché interrompano l’aggressione contro Gaza, mettano fine al blocco ed aprano le vie di transito.
Il compito che si impone ai Palestinesi – ai Palestinesi stessi – in questo tragico momento è quello di farla finita con le divisioni, di unire immediatamente le forze del popolo Palestinese nella West Bank e nella Striscia di Gaza e di puntare i fucili contro il nemico israeliano.
Rivolgiamo un appello alle autorità Palestinesi perché interrompano i negoziati e gli assurdi colloqui con Israele fino a quando non finirà la sua barbara aggressione e il suo ingiusto blocco contro la Striscia di Gaza. Rivolgiamo un appello anche a tutta la nazione Araba perché eserciti pressione su quei governi Arabi che hanno stabilito relazioni diplomatiche ed economiche pubbliche e segrete con Israele, affinché recidano tali rapporti, che causano gravi danni alla causa Palestinese.
Chiediamo anche al Consiglio di Sicurezza di imporre immediatamente la fine di questa aggressione.
Ci rivolgiamo alle organizzazioni internazionali, alle forze democratiche e umanitarie che rappresentano l’opinione pubblica internazionale, ai partiti comunisti e operai e a tutte le organizzazioni della sinistra mondiale perché condannino questa aggressione, promuovano ogni tipo di iniziativa che contribuisca a fermarla.
La resistenza di Gaza e del popolo Palestinese è più forte dell’aggressione, che sarà sconfitta come è stata sconfitta in Libano nel 2006.
Gloria eterna ai martiri Palestinesi
Sconfiggiamo e copriamo di vergogna gli aggressori Israeliani
Partito Comunista Siriano
Partito Comunista Giordano
Partito Comunista Libanese
Partito del Popolo Palestinese
Fronte Nazionale di Liberazione della Palestina
Fronte Democratico di Liberazione della Palestina
29 dicembre 2008
http://www.solidnet.org
Traduzione di Mauro Gemma