Grande manifestazione oggi 23 gennaio ad Arezzo dei lavoratori e delle lavoratrici Eutelia per difendere il posto di lavoro contro i 2.500 posti di lavoro del settore IT minacciati unilateralmente di licenziamento, come recita il comunicato stampa del PRC, nonostante siano tuttora in essere i contratti di solidarietà (lavori meno, guadagni meno) che scadranno a giugno, secondo gli accordi stipulati coi sindacati.
Attenzione quindi alle facili lusinghe della settimana corta come strumento di ammortizzatore sociale, specie se sono i padroni a parlarne.
A soltanto due anni e mezzo dalla nascita di Eunics (23/06/2006) “contenitore” creato appositamente dalla famiglia Landi, proprietaria del gruppo Eutelia, per inglobare la cessione di ramo d’azienda dell’intera Getronics Italia (ex Olivetti Informatica) avvenuta al costo di “ben” un euro, la famiglia aretina tenta di contrattare con le istituzioni una cassa integrazione straordinaria biennale per cessazione attività, per evitare esuberi e CIGS.
Destino analogo ha subito la ex Bull Italia, anch’essa acquisita da Eunics con analoga formula. Il nuovo soggetto è stato poi assorbito da Eutelia stessa, circa un’anno dopo, ma la situazione odierna conferma ciò che da più di due anni i lavoratori, in continua vertenza, sostengo circa l’inadeguatezza della nuova proprietà e del Management sia dal punto di vista della gestione industriale, economica e finanziaria, sia dal punto di vista della correttezza delle relazioni industriali e nei confronti delle Istituzioni.
Ecco un’ulteriore immagine, ben chiara, di che cosa voglia dire crisi per il mondo del lavoro dipendente e a chi vorrebbero farla pagare.