Europee, verso lo sbarramento al 4%

“Stiamo ragionando intorno a una soglia del 4 per cento” che lasci per il resto la legge così com’è attualmente, vale a dire con le preferenze e gli stessi collegi. Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl, fotografa con poche parole l’evoluzione in corso nel confronto tra maggioranza e opposizione sulla riforma della legge elettorale per le Europee. Un confronto ripartito in queste ore – dopo i segnali di fumo di qualche giorno fa – grazie al giro di consultazioni con i gruppi parlamentari avviato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito. Consultazioni di cui – ha puntualizzato Vito – “sono al corrente il presidente Fini e il presidente Berlusconi”.

I colloqui (che, ha inoltre precisato Vito, non sono da lui condotti “a nome del governo”), dovrebbero terminare domani (mercoledì 28 gennaio). Forse in tempo per fare il punto della situazione nella conferenza dei capigruppo convocata a Montecitorio per le 15. In quella sede, qualora vi fosse accordo, potrebbe già riprendere l’iter parlamentare del provvedimento.
Da parte Pd, il capogruppo Soro conferma il sì da lui dato a nome del partito ad una legge che introduca solo la soglia di sbarramento al 4%. “Questa posizione non è una novità – ha spiegato ai giornalisti in Transatlantico – la novità è il tentativo di verificare convergenze. E’ giusto che la verifica sia fatta non da un’iniziativa unilaterale e che il tentativo sia affidato al governo”.

Dopo avere incontrato i rappresentanti del gruppo Pd il ministro ha avuto un colloquio con esponenti dell’Italia dei Valori (che avrebbe espresso delle perplessità sulla soglia al 4 %) e dell’Udc (Rocco Bottiglione avrebbe “prende atto con soddisfazione” che non si intende abolire le preferenze per la legge elettorale europea ma “riflette” sull’ipotesi di una soglia di sbarramento al 4%).

Immediata la protesta politica delle formazioni attualmente escluse dal parlamento italiano. Per Paolo Ferrero “le dichiarazioni del ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito e quelle dell’opposizione parlamentare che lo hanno incontrato (Pd in testa) sulla possibile convergenza su una soglia di sbarramento al 4% come unica modifica all’attuale legge elettorale per le prossime elezioni europee sono gravissime e vergognose”. […]