«Siamo qui per fare giustizia, non vendetta». Già le prime parole che il giudice Simeon Lake III ha rivolto ai potenziali giurati del processo contro Kenneth Lay e Jeffrey Skilling spiegano l?emozione con cui gli Stati Uniti guardano alla resa dei conti con i capi della Enron, il simbolo del male nel business americano. Questa specie di dramma catartico nazionale è cominciato ieri mattina, con la selezione delle 12 persone che dovranno emettere il verdetto penale contro Lay e Skilling. Loro erano il presidente e l’amministratore della Enron, multinazionale texana dell’energia arrivata a diventare la settima compagnia americana più grande. In teoria erano pionieri, che avevano inventato tecniche di business mai viste prima, producendo enorme ricchezza per gli azionisti, i dipendenti, e se stessi. Basti sapere che nel 2001 i 140 capi dell’azienda avevano ricevuto compensi per 680 milioni di dollari. Quell’anno Lay aveva intascato uno sipendio da 67 milioni e secondo i suoi calcoli possedeva un capitale personale di 400 milioni. Le feste aziendali della Enron, con cene indigeribili e spettacoli che sarebbero sembrati decadenti persino a Pigalle, erano diventate leggendarie a Houston. Lay si era costruito anche una buona base di protezioni politiche ed era diventato amico dell?allora gvernatore del Texas George Bush, che lo chiamava affettuosamente «Kenny Boy». La realtà era che mentre le cicale cantavano, la formica Andrew Fastow, direttore finanziario, lavorava nell’ombra. Con un sistema ingegnoso di scatole cinesi aveva trasferito all’estero 80 miliardi di debiti, gonfiando i profitti dell azienda, e nel frattempo aveva messo da parte qualcosina per la vecchiaia. Il 2 dicembre del 2001, nonostante le false assicurazione di buona salute date fino a qualche giorno prima da Lay, il bubbone era scoppiato: la Enron era stata costretta a portare i libri in tribunale, conquistando il primato per quello che allora era il più grande fallimento nella storia degli Usa. Nel collasso aveva trascinato con sè anche l’Arthur Andersen, società di revisione ormai chiusa, provocando il licenziamento di oltre 30.000 persone. Solo i dipendenti della Enron avevano perso un miliardo di dollari in fondi pensione andati con le gambe all aria, e da allora era cominciata una stagione degli scandali a Wall Street che avrebbe messo in ginocchio giganti come WorldCom e Tyco. La reazione del mondo politico, colto di sorpresa da un scandalo che sfiorava la stessa Casa Bianca, era stata la legge Sarbanes-Oxley. Questo testo ha cambiato le pratiche contabili americane, obbligando ogni azienda ad investire in media 2 milioni di dollari in più all’anno per assumere commercialisti e avvocati in grado di districarsi fra le nuove regole, che fra l’altro impongono agli amministratori delegati di certificare in prima persona i bilanci.
Davanti ad un simile cataclisma l?etica protestante americana, se esiste ancora, ha costretto il paese a lavarsi la coscienza. Grandi uomini d’affari sono già stati condannati, come Bernard Ebbers che ha preso 25 anni per il fallimento di WorldCom, ma adesso siamo arrivati al padre di tutti i processi. Lay è imputato per 7 capi d’accusa, dalla frode alla cospirazione, e Skilling per 31. Il primo ha 63 anni e il secondo 52, e se verranno condannati alla massima pena prevista dai loro reati non usciranno vivi dal carcere. Il processo è anche l’esame più importante per il governo, che dopo lo scandalo ha creato un’unità speciale Enron nel dipartimento della Giustizia per fare pulizia. Finora 16 imputati hanno ammesso la loro compevolezza fra cui Fastow, che è il testimone chiave dell’accusa: l’assoluzione di Lay e Skilling, in poche parole, sarebbe l’equivalente finanziario della libertà al campione di football O.J. Simpson per l’omicidio della moglie. L’amministrazione Bush, oltretutto, deve dimostrare la sua autentica estraneità ai fatti, assicurando giustizia all’ex amico del presidente. Lay ha persino aperto un sito web per difendersi. C?è scritto che la Enron era un’ottima azienda, distrutta dal panico immotivato di Wall Street, mentre i suo capi d?imputazione non hanno nulla a che vedere con le malefatte di Fastow. Lui e Skilling, in sostanza, avevano solo seguito le istruzioni dei commercialisti che li avevano raggirati. Fuori dal tribunale, però, Kenn Boy è stato accolto dal suo ex dipendente David Tonsall, che nel frattempo è diventato un rapper e ha inciso un CD sul crollo della Enron: «Tu eri il capo e tu sei responsabile». Si alza il sipario sulla catarsi di una tragedia americana.