Dopo le manganellate di Bologna, arrivano quelle di Roma

Comunicato dei Giovani e Comunisti (area Essere Comunisti del Prc)

Otre 100.000 persone ieri a Roma hanno manifestato contro l’approvazione dei ddl Moratti. Il governo, sordo come sempre delle istanze che vengono dal basso, è andato dritto per la sua strada approvando così una legge che dequalifica le università e ne aumenta il livello di precarietà. Il risultato di una così ampia mobilitazione è il frutto delle molte agitazioni di studenti e ricercatori precari, che hanno portato a blocchi della didattica ed occupazione delle più importati facoltà e di diverse scuole superiori in tutta Italia.
La risposta a questa grande mobilitazione, è stata ancora una volta una carica a freddo immotivata. Dopo quella di Bologna del giorno prima, è arrivata quella di Roma. A farne le spese sempre gli studenti, rei di porre l’attenzione sulla qualità dell’istruzione, sul caro libri e caro affitti, che impedisce ad una fascia sempre più ampia di accedere all’università.
Esprimiamo solidarietà a tutti gli studenti e i giornalisti feriti. La risposta più forte a questa repressione e ad agli sfottò dei deputati di An, è nella mobilitazione permanente delle nostre facoltà e degli istituti occupati, nelle lotte dei ricercatori e nel blocco della didattica. Per questo chiediamo un impegno preciso a tutta L’Unione nel caso di vittoria alle prossime elezioni: immediata abrogazione della Riforma Moratti, ma senza ritornare alla Berlinguer-Zecchino.

Giovani e Comunisti – Area politica Essere Comunisti del Prc
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