Discorso di Fidel Castro per il 53° dell’attacco al Moncada

Discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica di Cuba, Fidel
Castro Ruz, in occasione della commemorazione del 53º anniversario
dell’attacco alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes, nella
Piazza della Patria di Bayamo, Granma, il 26 luglio 2006.

Cari compatrioti di Granma e di Cuba,

Dal 28 al 30 marzo 2002 sono stati inaugurati 4 importanti
programmi della Rivoluzione in questa eroica provincia che oggi ci
causa ammirazione e anche sorpresa per i progressi raggiunti
(Esclamazioni).
Non sto esagerando, sebbene le cose che qui segnalo sono difficili
da credere.
Il Programma d’Introduzione dell’Informatica nell’istruzione
elementare, annunciato quattro anni fa in una scuola di Pilón -io
direi in una piccola scuola di Pilón–, con solo 18 allievi e un
computer collegato a un sistema fotovoltaico, beneficia oggi 74 374
allievi dell’elementare con 2 021 computer a disposizione.
Il Programma audiovisivo per l’istruzione elementare e media nella
provincia conta oggi 7 460 televisori, 3 581 videoregistratori e 5
054 computer. Sono elettrificate con celle fotovoltaiche -i
cosiddetti pannelli solari– 485 scuole dove prima non c’era
elettricità -queste scuole non consumano nemmeno un centesimo in
combustibile per disporre dell’elettricità necessaria agli
apparecchi e all’illuminazione–; di cui 167 con un’iscrizione
inferiore a 5 bambini, e altre 24 con un unico alunno e un maestro,
tutto ciò per compiere il principio che non resti nemmeno un bambino
senza scuola, non importa quanto isolato sia il luogo dove abita.
Il Corso di Formazione Integrale per Giovani si è inaugurato -una
sera quattro anni fa qui a Granma, nella Città di Manzanillo– con
12 124 studenti. Oggi l’iscrizione è di 17 930 studenti, e 17 950
giovani diplomatisi in questi corsi si sono iscritti all’università
in questo periodo. Così, Granma raggiunge la cifra di 47 409
studenti nell’Istruzione Superiore, tre volte in più di quanti ne
aveva l’intero paese nel 1959, all’epoca del trionfo della
Rivoluzione. Le 39 lauree che si studiano hanno ampliato
l’iscrizione grazie al programma dell’universalizzazione
dell’istruzione superiore che conta 54 nuove sedi in tutti i comuni
della provincia.
Il tasso di disoccupazione in Granma era allora del 10,7%, oggi si è
ridotto fino al livello di pieno impiego, cioè, fino all’1,6%
(Applausi). Ricordo che poco prima si parlava di una disoccupazione
del 17% a Granma o almeno a Manzanillo, cifra impressionante; molte
fabbriche si erano fermate nel periodo speciale.
E’ stato inoltre inaugurato il Programma di Sale di Video per
portare la televisione alle popolazioni contadine isolate. In quel
momento la provincia aveva 171 sale di questo tipo, ed erano molte,
ne eravamo fieri; oggi ce ne sono 454, la maggior cifra del paese,
che sono state visitate dai contadini più di 4 milioni di volte.
Queste installazioni, oltre ad avere una funzione ricreativa, sono
diventate centri per la pratica e insegnamento degli scacchi –per
sviluppare i muscoli del cervello-(Risate), l’educazione sanitaria e
altre importanti attività sociali; 364 di esse, con
l’equipaggiamento e il personale competente, offrono servizi di
riabilitazione alla comunità (Applausi). Ricordo il giorno in cui è
nata quest’idea; ci domandavamo se c’erano i locali, se erano
solidi, se avevano l’elettricità, la televisione e le sedie; bastava
un locale disponibile per portarvi l’equipaggiamento di cui aveva
bisogno tanta gente che non poteva scendere dalla montagna o da un
posto isolato come Media Luna, Niquero o Pilón per visitare un
policlinico e ricevere lì il trattamento per qualsiasi lesione o
altre necessità, che sono molto maggiori di quanto si può
immaginare. Sono in esecuzione 10 nuove sale di video.
E’ stato creato e inaugurato il Programma d’Istruzione di Arti
Plastiche nell’Accademia “Carlos Enríquez”, in un edificio
ristrutturato di Manzanillo, al quale si è aggiunta l’accademia di
Arti Plastiche “Oswaldo Guayasamín” di Bayamo, di recente
creazione. Nei due centri si sono laureati 83 studenti
complessivamente e la loro iscrizione attuale congiunta `e 171
studenti.
Allora si lavorava al Teatro di Manzanillo -chiuso per trent’anni–,
ormai terminato e che ha offerto 580 funzioni per oltre 120 mila
spettatori.
E’ stato stimolato il lavoro di formazione di bande di concerto ed è
stata creata la scuola di questa specialità, unica del suo tipo nel
paese, il che ha consentito che nessun comune della provincia
mancasse di banda (Applausi). Sono state formate 10 bande nei
tredici territori che non ne avevano; sono state create 2 bande
infantili e 2 in prigione.
A partire dalle suddette idee, si sono sommati i carcerati ai corsi
di formazione; di essi, 243 hanno ormai raggiunto la maturità e 140
si sono diplomati nei Giovani Club d’Informatica (Applausi). Tutto
ciò invece di violenza e droga, con le quali non si può rieducare
nessuno, o sarebbe meglio dire educare perché colui che finisce in
tale situazione è, come norma, qualcuno che non ricevuto
educazione. Educhiamo e vedremo come si riduce il numero di coloro
che vanno a finire in prigione (Esclamazioni di: “Viva Fidel!”).
La provincia dispone ormai di 43 Giovani Club d’Informatica con 524
computer, e in essi hanno compiuti studi d’Informatica 59 473
studenti. In aggiunta, saranno costruite 7 nuovi club d’informatica
per questo programma.
Durante il periodo in analisi sono state costruite a Granma 614
opere della Battaglia di Idee e altre 4 grandi opere di ampio
impatto sociale nel territorio, che sono le seguenti:
L’Acquedotto di Manzanillo, con l’installazione di 350 chilometri di
tubature e più di 500 chilometri di connessioni, di cui beneficiano
oltre 105 780 milioni di abitanti. E’ non è ancora finito. Ciò ci
porta a riflettere cosa sia l’acqua, quanto costa l’acqua e quanto
ingiustificato e irresponsabile sia sprecarla.
L’Anello Sud di Bayamo, con 6,7 chilometri d’autostrada e che
consente alleviare l’accesso al centro della città e preservare
meglio il patrimonio storico e urbanistico di Bayamo. E ciò non è
niente in confronto con quanto c’è ancora da fare a Bayamo. Ma non
ci siamo pentiti di quanto è stato fatto lungo la storia, e non ci
sembra assurdo che un giorno gli abitanti di Bayamo abbiano
incendiato la città anziché consegnarla al nemico (Esclamazioni
di: “Viva Fidel!”) E’ preferibile bruciarla e che non ci sia
niente, perché sulla dignità si può costruire un mondo.
Noi siamo stati bloccati, minacciati per oltre 50 anni, e possiamo
dire ai vicini del Nord: “Mostrateci una foto, una mappa di un
paese, di una provincia dove ci sia qualcosa di simile a ciò che gli
abitanti di Granma hanno fatto in quattro anni” (Esclamazioni
di: “Fidel, Fidel!”)
Il Drenaggio Nord della Città di Bayamo, prima tappa, che beneficia
33 794 abitanti con servizi idraulici e d’urbanizzazione e che nel
futuro permetterà il trattamento di residuali di 80 mila persone.
E’ stato inaugurato il primo tratto ricostruito dell’autostrada
Veguitas-Yara-Manzanillo, di 14,3 chilometri d’estensione, che era
in stato critico. Attualmente si lavora sul tratto Dátil –
Universidad.
Sono state ricostruite 27 scuole, con un’iscrizione complessiva di
oltre 14 229 studenti.
Sono finiti i lavori costruttivi in 8 policlinici che offrono
servizi a 241 596 abitanti, e si lavora in altri 21 che offriranno
servizi di prima qualità al resto degli abitanti della provincia, di
cui 13 saranno conclusi nei prossimi 4 mesi e gli 8 restanti fra
dieci mesi massimo (Applausi).
La provincia ha ricevuto inoltre numerosi impianti medici di alta
tecnologia che hanno consentito l’aumento della qualità
dell’attenzione sanitaria.
Gli 8 policlinici terminati a Granma, così come gli altri 165
conclusi nel paese, dispongono di nuovi servizi di ultrasuono,
trombolisi, traumatologia, endoscopia -senza il quale non si possono
vedere molti dei problemi dell’apparato digerente, sebbene si usi
anche per altri fini, infatti, è tutta una specialità nella medicina-
– e laboratori d’allergia. Quanti asmatici, ad esempio, ci sono in
qualsiasi provincia del nostro paese, un’isola, che si caratterizza
dagli alti livelli d’umidità e da un indice elevato di casi di asma;
ciò succede in Giappone, in Inghilterra, e in altri luoghi. I
servizi a cui facevamo riferimento erano disponibili soltanto negli
ospedali fino al 2002. In aggiunta, servizi di raggi X, regolazione
mestruale, chirurgia minore, elettrocardiografia, optometria,
oftalmologia, odontoiatria, di cui disponeva un ridotto numero di
policlinici. Così come il laboratorio clinico, questi servizi hanno
oggi la più moderna tecnologia. Offrono servizi 24 ore su 24.
Perché dovrebbero essere chiusi se il dolore, l’infarto, la malattia
può colpire chiunque all’improvviso? O dovremmo forse seguire una
specie di norma sindacale come quelle applicabili a una fabbrica di
automobili o a un cantiere navale? Non possiamo mai dimenticare che
negli ospedali e policlinici ci vanno gli esseri umani, uomini,
donne, bambini, donne gravide, di ogni età e proclivi a qualunque
problema di salute o incidente.
Vi posso assicurare che all’epoca dell’indio Hatuey nessuno moriva
in incidente autostradale (Risate); e oggi muoiono persone perché in
alcuni casi vengono assassinate, come nel caso del camionista che
non troppo tempo fa, nell’autostrada Sud, prossimo a Guamá, guidava
senza patente e chissà in quali condizioni e fece ribaltare il
camion, uccidendo donne bambini e uomini. Abbiamo visto le
cronache. Fa proprio male pensare che la colpa è stata di uno di
quegli -per non dire uno dei tanti-irresponsabili!
Tutti voi ascoltate, quando potete farlo, ciò che sta succedendo a
Cartagena, nei Giochi Centroamericani e dei Caraibi, e avrete
ascoltato più d’una volta la notizia che il narratore sportivo Eddy
Martin ha subito un grave incidente perché un autobus non ha
rispettato il segnale di STOP. Perché doveva succedere ciò? Forse
il nostro popolo, man mano che acquisterà maggiore educazione,
maggiori conoscenze e maggiore coscienza, diventerà più severo a
riguardo; forse una popolazione più educata riuscirà a ridurre al
minimo tali casi.
Vi sto dicendo soltanto alcune cose; oggi, nemmeno se avessi a
disposizione le nuvole tutto il tempo potrei spiegare in questa
manifestazione quanto si sta facendo nell’ambito della lotta contro
il delitto affinché non ci siano delinquenti nel nostro paese,
consapevoli di quali sono i fenomeni culturali ed educativi, anche
genetici, che inducono al delitto, oltre alla necessità di
disciplina di tutto il popolo, dell’intera nazione e di tutta la
società.
Il giorno in cui ci siano società veramente giuste nel mondo -e ne
sta arrivando l’ora perché non c’è alternativa possibile–, quel
giorno, con molta razionalità, si potrà fare uso di tutta la forza
dell’educazione per creare e specialmente trasmettere valori.
Questo è un compito del maestro, del educatore, del professore,
dalla scuola elementare fino ai cent’anni e più; perché credo che ci
saranno alcune migliaia di cittadini di questo paese, ed è logico
che ce ne siano sempre di più, che superino i cent’anni. Comunque,
non spaventatevi vicini del Nord, che non penso esercitare funzioni
a quella età; perché, inoltre, quella che esercito non è dovuta alla
mia volontà né tanto meno, non ho mai lottato a tale scopo. Lotterò
sì, tutta la mia vita, fino all’ultimo secondo, finché avrò uso di
ragione, per fare qualcosa di buono, di utile, perché tutti abbiamo
imparato ad essere migliori ad ogni anno che passa, tutti i
rivoluzionari (Esclamazioni di: “Viva Fidel!”), e l’essere umano si
nobilita quando fa qualcosa per gli altri (Esclamazioni di: “Viva il
26 luglio!”)
Oggi i policlinici dispongono della tecnologia e dei servizi che
quattro anni fa avevano soltanto gli ospedali.
Perciò in tutti i comuni dove non c’erano ospedali sono stati
stabiliti i servizi di terapia intensiva. In questo momento ci sono
118 comuni che ce l’hanno, e continueranno gli studi, perché può
darsi che sia conveniente ampliare i suddetti servizi a ogni
policlinico, anche nei comuni più grandi dove ormai se ci sono gli
ospedali.
All’Avana un comune può avere 100 000, 150 000 abitanti. Non
basterebbe un policlinico in ogni comune, che è stata la prima idea;
ci potrebbero essere tre, cinque.
Quanti ce ne sono nel comune Diez de Octubre?, questo comune ha
oltre 200 000 abitanti. Ce ne sono altre popolose città, Camaguey
ne circa 400 000. Tutte queste idee, quindi, dovranno essere
perfezionate e tutti i servizi diventeranno più razionali; perché
penso che dobbiamo fare cose sempre migliori, e quando crediamo di
averle fatte perfette in un’area dobbiamo migliorarle in un’altra,
restano sempre molte imperfezioni, restano e resteranno sempre cose
da migliorare perché si rinnoveranno sempre le necessità.
Prima nessuno aveva bisogno di un telefono, nessuno aveva bisogno
dell’elettricità. Quando gli abitanti di Bayamo incendiarono la
città, c’era unicamente un telegrafo e grazie al telegrafo Carlos
Manuel de Céspedes conobbe che era stato rilasciato un ordine
d’arresto. L’elettricità non esisteva e l’illuminazione era a
carburo, credo. Tutti si coricavano presto anche, non c’erano
campionati mondiali, né olimpiadi né tutte quelle cose che
mantengono sveglie le persone fino a mezzanotte. Quanto sarei
felice se potesse andare a letto a quell’ora (Risate ed
esclamazioni di: “Viva la Rivoluzione! E Viva Fidel!”).
Poco fa nella provincia Granma sono stati rivitalizzati 10 saloni di
chirurgia, 7 laboratori clinici, 5 sale di terapia intensiva ed è
stato riparato e rinnovato l’equipaggiamento di sterilizzazione per
gli ospedali generali, pediatrici e materni; le 16 ottiche che
coprono tutti i comuni della provincia ricevono nuovo
equipaggiamento.
Dei 28 600 lavoratori della sanità che compiono missione
internazionalista in 71 paesi, 2 232 sono di Granma (Applausi).
Perché il nostro paese ha oggi il più alto indice di medici pro
capite in tutto il mondo.
Purtroppo è molto triste sapere che l’Africa subsahariana, con quasi
700 milioni di abitanti, abbia soltanto 50 000 medici mentre Cuba,
con 11,2 abitanti conta oltre 70 000, e nelle nostre università ci
sono oltre 20 000 studenti di medicina, senza contare le decine di
migliaia di studenti del Terzo Mondo, soprattutto dell’America
Latina, che studiano nel nostro paese. I medici del Terzo Mondo,
una parte importante dei medici del Terzo Mondo si formano a Cuba!
E’ stata terminata la scuola provinciale d’arte, che aumenta
l’iscrizione di studenti dell’istruzione artistica: nel 2000 c’erano
soltanto due scuole d’arte con un’iscrizione di 202 alunni nel
livello elementare; oggi contiamo 501 studenti di diverse provincie
dell’oriente e centro del paese nei livelli elementare e medio e in
16 linee musicali. Il prossimo corso si aprirà il livello medio in
danza.
E’ stata riparata la scuola di istruttori d’arte, con capacità per
651 studenti. Fino alla data odierna si sono diplomati 385
istruttori che lavorano in 210 scuole e insegnano più di 52 mila
bambini in laboratori d’arte. Quattro anni fa qui non c’era niente
di tutto ciò poiché allora appena cominciava la Battaglia di Idee e
i primi istruttori d’arti si sono diplomati quel giorno in cui ho
avuto quell’elegante caduta a Villa Clara (Risate), stanno per
compiersi due anni, me lo ricorso bene perché ho dovuto riabilitarmi
moltissimo, cosa mi sarebbe successo senza un riabilitatore che mi
facesse camminare e usare il braccio.?, forse non più con lo stesso
punch di altri tempi, ma mi rimane il sinistro, che è un braccio
molto simbolico (Risate ed esclamazioni di: “Viva Fidel!”).
Sono state costruite le Scuole Militari Camilo Cienfuegos di Bayamo
e Manzanillo, ciascuna con 300 studenti.
Negli ultimi quattro anni si sono formati come lavoratori sociali
nella provincia 3 151 giovani (Esclamazioni), che hanno partecipato
in modo attivo in importanti compiti della Rivoluzione a Granma e in
tutto il paese.
In realtà, Granma non ha bisogno di nessun piano di transizione
yankee per alfabetizzare, vaccinare e badare alla salute della
nostra popolazione (Esclamazioni di: “No!”), perché oggi abbiamo ciò
che la popolazione degli Stati Uniti non ha, ciò che decine di
milioni di statunitensi, più di 40 milioni, non hanno. E vedremo
cosa fanno dopo con tutti quei progressi spettacolari. E non ho
ancora citato alcuni dati; un po’ pazienza ancora e vedremo
(Esclamazioni di: “Viva!”).
Bisognerebbe dire al signor Bush e ad altri che vanno in giro
parlando d’un piano di transizione che vengano a Granma a vedere un
vero programma d’educazione, un programma di salute, un programma di
sviluppo dell’arte, della cultura. Possono visitare qualunque luogo
del paese, invitiamo loro a venire (Esclamazioni).
Tre anni dopo quelle indicazioni, in luglio 2005, un devastante
uragano categoria 4 colpì la provincia Granma. Gli impianti di
rilevamento collassarono quando i venti raggiunsero i 238
chilometri/ora. Si stimò che i venti possibilmente raggiunsero i
300 chilometri/ora. I venti rasero al suolo, come un rasoio, aree
intere di boschi nella parte sud della Maestra -ditelo a me che ho
visto le fotografie del Comando di La Plata, non restò niente lì; ho
visto i boschi tagliati, abbattuti, erano boschi vergini. Non so
per quale fenomeno avvenne ciò, forse il vento si concentrò a causa
delle gole fatte dai fiumi tra le montagne, qualcosa dev’essere
successo lì; io non potevo immaginare che un uragano potesse
cagionare danni così terribili alla natura. Credo che abbiano
ricostruito alcune cose in quella zona; e perciò parlo della mia
impressione, la zona appariva rasata, spianata, come una piantagione
di canna da zucchero appena tagliata. E tutto ciò avveniva mentre
voi eravate impegnati nel portare avanti questo programma, avviatosi
poco più di un anno fa. L’uragano colpì con furia la provincia
Granma, il che costrinse a deviare l’attenzione dalle principali
opere e concentrarsi nella riparazione o costruzione di 43 600
abitazioni danneggiate, di cui 14 196 completamente distrutte,
secondo stimati. Ciò significava un danno di oltre il 90% del fondo
abitativo dei comuni Pilón e Niquero, il 75% delle abitazioni di
Media Luna e gli innumerevoli danni a strutture della sanità,
l’istruzione e il commercio, tra cui 389 centri educativi, 119
consultori medici, 17 farmacie, 250 mercati, 630 chilometri di
viali, 5 ponti, 101 sale di televisione, 3 strutture turistiche,
centinaia di ettari coltivati e diversi impianti industriali. Tutto
ciò proprio durante lo svolgimento del programma, il cui esito ha
portato la provincia a ricevere questo riconoscimento della nazione.
Appena l’uragano attraversava la provincia, arrivavano le prime
risorse. Lo stesso giorno cominciarono ad arrivare nella provincia
12 gruppi elettrogeni inviati dalla direzione della Rivoluzione per
affrontare i severi danni nel settore elettrico.
Da allora la provincia ha ricevuto 215 331 tegole di zinco, 102 175
tegole di fibrocemento, 1 461 tonnellate d’acciaio e 14 661
tonnellate di cemento. Ha ricevuto ugualmente 25 233 materassi per
i danneggiati e 3 800 televisori.
Queste risorse hanno consentito la ricostruzione di 18 225 tetti
danneggiati in modo parziale o totale e 1 307 abitazioni di quelle
completamente abbattute dal vento. Vi avverto che è uno dei più
grandi sforzi realizzati dal paese; forse. Restano ancora da
ricostruire o riparare varie migliaia di abitazioni.
La provincia lavora inoltre in un gruppo di compiti strategici della
Rivoluzione.
Nell’ambito della rivoluzione energetica, si è lavorato
nell’installazione di gruppi elettrogeni d’emergenza che generano
7,9 megawatt, gruppi in sottostazioni rurali che generano 5,2
magawatt e batterie per otto gruppi ciascuna a Bayamo, che generano
30 megawatt. La potenza installata a Granma in questo momento è di
43,1 megawatt. Oggi la domanda complessiva della provincia oscilla
tra 86 e 89 megawatt. L’opera civile a Manzanillo per 16 gruppi
elettrogeni è conclusa e la messa in moto di essi incrementerà la
capacità di generazione di 30 megawatt.
Come parte della rivoluzione energetica si consegnarono 262 435
pentole elettriche multiproposito, la stessa quantità di fornelli,
pentole elettriche per riso e riscaldatori elettrici per la stessa
quantità di nuclei familiari. Il 97% delle abitazioni elettrificate
dispone di elettricità per cucinare, in una provincia dove il 93;5
delle famiglie cucinava con cherosene.
Sono disponibili nella provincia gli elettrodomestici necessari a
completare il 100% dei nuclei compresi nella prima tappa, cioè,
quelli con le condizioni elettriche richieste.
Si è iniziato di recente a Granma il programma di sostituzione dei
frigoriferi ad alto consumo elettrico dovuto all’inefficienza e
deterioramento degli stessi per le decine di anni in uso. Fino
adesso sono stati sostituiti circa 14 mila, poco più del 10%. Si
spera concluda la consegna nei prossimi otto mesi. Forse prima, ma
è meglio disporre di un riserva di tempo; ma, abbiate la sicurezza
che Granma non sarà dimenticata (Applausi). Abbiamo cominciato da
Pinar del Río, che è la provincia sperimentale e ha prestato grandi
servizi al paese.
Sono stati sostituiti centinaia di lampadine incandescenti con
lampadine risparmiatrici, e non abbiamo ancora finito.
Sono stati sostituiti 114 957 ventilatori artigianali (alti
consumatori d’elettricità) con ventilatori efficienti.
Sono stati consegnati 3 800 televisori con priorità alle famiglie
colpite dall’uragano Dennis.
Sono stati costruiti 6 sili d’immagazzinaggio di alimenti e si
lavora nell’esecuzione di altri 18, con una capacità complessiva di
quasi 50 mila tonnellate. Non ne avevamo nessuno qui; sono sili
refrigerati modernissimi, in estremo economico e avranno i relativi
mulini a martello.
Il Telecentro Comunale di Manzanillo ha cominciato a funzionare l’8
settembre 2004. Due anni dopo se è inviato a modo di sperimento uno
di essi a Granma, a Manzanillo. I risultati sono stati veramente
splendidi, si è dimostrato che la gente voleva ascoltare notizie
locali. Ci sono poeti, scrittori, agricoltori, produttori, c’è
molta gente di merito; ma, in genere, i notiziari nazionali non
parlano di quanto avviene nei comuni.
Adesso quasi tutti i comuni, dipendendo da dove si trovino, avranno
le propria stazione televisiva comunale (Applausi). Valutate quanto
può servire ciò all’educazione, all’istruzione, ci saranno programmi
ricreativi, informativi; quanto può contribuire ciò alla lotta
contro certi problemi. Abbiamo decine di impianti di questo tipo;
nel paese si realizza l’analisi di ogni comune per determinare dove
installarli. Una mostra del suo impatto sul popolo di Manzanillo è
che nelle inchieste realizzate si è potuto comprovare che oltre
l’80% della popolazione preferisce la sua programmazione proprio
perché comunitaria. Si trasmette 6 ore ogni giorno da lunedì a
venerdì -è logico che vengano rispettate certe ore per la
trasmissione di programmi di portata nazionale, per informare la
popolazione e altri obiettivi. A Niquero si costruisce uno con
caratteristiche simili, che deve concludersi a metà agosto.
Si lavora nelle opere del Telecentro Provinciale, nei dintorni di
Piazza della Patria, nella cui sede funzionerà anche il Telecentro
Comunale di Bayamo. Granma conta inoltre sulla Televisione Serrana,
di cui beneficiano oltre 90 300 abitanti delle zone montuose.
Per portare il servizio della Televisione fino ai più isolati luoghi
del territorio, sono stati installati 227 ricettori satellitari di
televisione in scuole, sale di televisione, club sociali, e cliniche
nelle zone di silenzio e 137 sono stati ubicati nelle abitazioni di
Cabo Cruz, zona duramente colpita dal ciclone Dennis.
Il politecnico d’informatica “Rubén Bravo” ha un’iscrizione di 1 303
studenti. L’opera è al 78% d’esecuzione e dovrà terminarsi in
settembre del presente corso.
Attualmente Granma conta 553 studenti nell’Università delle Scienze
Informatiche (UCI) (Applausi). Questa è una delle migliori
istituzioni che sia mai esistita, 553 studenti della provincia
Granma studiano lì e hanno tutto quanto necessitano: i migliori
mezzi educativi, i migliori professori. Conta ormai 8 000 studenti,
ne avrà 10 000 il prossimo corso. Oltre a ciò si creeranno le mini-
UCI in tutte le provincie, in modo che avremo alcune decine di
facoltà in altre provincie del paese.
Questi ragazzi hanno lavorato nella Missione Milagro, hanno fatto
tante altre cose e sono talenti spiegati; nessuno immagina ciò che
riceverà il paese come frutto deelle suddette istituzioni, che
certamente diventeranno anche fonte importantissima di guadagni per
Cuba.
Per il prossimo corso si creerà in questa provincia, in maniera
sperimentale, una facoltà della suddetta Università, con
l’iscrizione di 300 studenti provenienti da Guantánamo, Santiago de
Cuba, Holguín, Las Tunas e Granma, che sarà situata provvisoriamente
nel Politecnico d’Informatica di Manzanillo. Per il corso 2007-2008
questa facoltà si trasferirà nelle strutture dell’odierna scuola
tecnica generale Luis Milanés, a Bayamo.
L’apertura di questa Facoltà Regionale dell’UCI insieme a quelle che
si creeranno a Ciego de Avila e Artemisa permetterà l’entrata
all’istruzione superiore il prossimo corso di 1 050 giovani in più,
diplomatisi negli istituti politecnici d’informatica di tutte le
provincie del paese.
Ma la Rivoluzione non soltanto ha portato a termine una colossale
opera sociale a Granma, tanto cara a noi che sbarcammo e lottammo
durante quasi due anni nelle montagne di questa provincia di Cuba,
oggi vincitrice dell’emulazione nazionale, come legittimo tributo a
coloro che morirono quel 26 luglio 1953 nel Moncada o a Bayamo,
perché furono Santiago e Bayamo i due obiettivi per iniziare la
Rivoluzione (Esclamazioni).
In questa provincia si svolse il primo combattimento vittorioso. Qui
venne sconfitta l’ultima offensiva della tirannia, qui fu sul punto
di collassare il suo apparato militare nel triangolo Santo Domingo-
Las Mercedes-Arroyones nello sfocio del fiume Yara (Applausi).
A pochi chilometri da questa città di Bayamo, 180 uomini cerchiarono
Guisa e durante 10 giorni combatterono contro il grosso delle
migliori truppe di operazioni nemiche, colpendo e abbattendo i
rinforzi guidati da carri armati medi e pesanti che, con l’appoggio
continuo dell’aviazione, cercarono inutilmente d’evitare che Guisa
cadesse nelle nostre mani (Esclamazioni).
Tutto il paese risponde con crescente entusiasmo a questi programmi.
Nell’emulazione per il 26 luglio, oltre allo straordinario trionfo
di Granma e del suo Partito sotto la direzione del suo intelligente,
bravo e rispettato dirigente Lázaro Expósito (Applausi ed
esclamazioni di: “Viva il Partito!” e altre divise), le provincie di
Camaguey, Villa Clara e Città dell’Avana (Applausi) ottennero la
condizione di Notevoli, e Pinar del Río ricevette un riconoscimento
per il suo apporto alla rivoluzione energetica e altri meriti
(Applausi).
Dati inconfutabili dimostrano i progressi in tutto il paese.
Nel primo semestre del 2006 nacquero a Cuba 51 633 bambini, 11 per
ogni mille abitanti; nel 99.9% dei casi il parto si realizzò in
istituzioni della sanità. Nel 1970 non si era raggiunto ancora tale
percentuale, soltanto il 91,5% dei parti furono istituzionali.
Negli ultimi 20 anni, tra il 1986 e il 2006, il 99.9% di tutte le
nascite avvennero in istituzioni della sanità con la garanzia
d’attenzione specializzata.
Fino al 23 luglio del presente anno la mortalità infantile a Cuba è
stata di 5,56 su ogni mille nati vivi. Lo stesso giorno dell’anno
scorso era di 6,4 su mille nati vivi. La differenza dello 0,80%
significa 86 bambini più in vita.
Il 27 aprile 1952 la rivista Bohemia pubblicava un tasso di
mortalità infantile a Cuba di 118 su ogni mille nati vivi.
Il tasso attuale di mortalità infantile di 5,6 su mille nati vivi
significa che su ogni mille bambini nati vivi 994 hanno raggiunto il
primo anno di vita.
Nel 1970 su ogni mille nati vivi 956 raggiungevano i cinque anni.
Morivano 44. Negli ultimi cinque anni, su ogni mille nascite 992
bambini hanno raggiunto i cinque anni.
Fino alla data odierna sette provincie: Matanzas, Villa Clara,
Cienfuegos, Città dell’Avana, Camaguey, Holguín e Granma hanno 5 o
meno di tasso di mortalità infantile. Holguín e Granma vantano i
tassi più bassi, rispettivamente 4,08 e 4,0 .
Il tasso di mortalità infantile nella Città dell’Avana è di 4,5 su
ogni mille bambini nati vivi.
Potremmo domandare al Bushecito (Risate), qual è il tasso di
mortalità infantile nella capitale degli Stati Uniti. Non lo
conosco ma potremmo domandarglielo, o a New York, una città tanto
famosa.
Quella Città dell’Avana che secondo loro ha bisogno di un programma
di transizione e, ovviamente, di un programma di salute, ha un
indice di mortalità infantile di 4,5 su ogni mille bambini nati vivi.
E’ conveniente ricordarlo perché continuano a dire menzogne, quindi,
non possiamo perdere occasione di dire la verità e farli zittire.
Dobbiamo martellarli con la verità.
Con la verità si è fatta la Rivoluzione, con la verità si è
raggiunto il trionfo, con la verità l’abbiamo difeso durante quasi
50 anni (Applausi ed esclamazioni di: “Viva laa Rivoluzione, viva
Fidel!”).
Nel 1970, la mortalità infantile a causa di malformazioni congenite
era di 3,8 su ogni mille bambini nati vivi. Erano trascorsi 11 anni
di rivoluzione. Certo, non c’erano molti medici, ricordate che
c’erano 6 000 e ne hanno portati via 3 000. C’era un’unica
università, un solo ospedale docente. Nel 2003, era di 1.9 su ogni
mille bambini nati vivi, cioè, la metà. Nell’anno 2004 di 1.7, nel
2005 di 1.5 e fino a luglio 2006 è di 1.3 su ogni mille nati vivi
(Applausi). Gli Stati Uniti, la Spagna, l’Italia, la Germania, il
Portogallo, la Danimarca, la Finlandia, l’Olanda, hanno indici
maggiori. La provincia di Granma vanta il tasso di mortalità
infantile a causa di malformazioni congenite più basso del paese:
0,4 su ogni mille bambini nati vivi.
Tra i bambini nati nell’anno in corso con malformazioni congenite,
44 si sono salvati grazie a interventi chirurgici cardiovascolari e
35 per interventi chirurgici neonatali.
Sulla prospettiva di vita alla nascita
Negli anni 1950-1955, la speranza di vita a Cuba, alla nascita, era
di 59,6 anni. All’epoca, l’insieme di paesi sviluppati aveva una
prospettiva di vita di 66,1 anni, cioè, 6,5 anni di più di quelli
nati a Cuba. Mezzo secolo è trascorso e Cuba vanta una prospettiva
di vita alla nascita di 77,0 anni, superiore in 1,2 anni di quella
stimata nel quinquennio 2000-2005 per l’insieme dei paesi
sviluppati, cioè 75,8 anni. Non siamo ancora il paese con maggiore
prospettiva di vita, ma oggi siamo al di sopra della media dei paesi
sviluppati. Senza dubbio, c’è bisogno di una “transizione”; ciò è
troppo, veramente non si può sopportare (Applausi), è una violazione
troppo crudele dei diritti umani e un imperdonabile crimine il fatto
che oggi la prospettiva di vita nella nostra piccola isola bloccata
sia di 1,2 anni superiore a quella dei paesi sviluppati.
Nel 1970, la speranza di vita a Cuba era di 70,04 anni; oggi, trenta
anni dopo, abbiamo raggiunto, come si è già detto, 77,0, il ché
significa 6,96 anni in più in questo periodo. Nello stesso periodo
i paesi sviluppati hanno aumentato solo 4,40 anni per una media
annua di 0,15 anni, intanto quella di Cuba è stata di 0,22. E
nessuno di essi era sottoposto al blocco né doveva sopportare un
periodo speciale.
Oggi Cuba si trova tra i 25 paesi al mondo con la speranza di vita
più alta. In questi paesi risiede soltanto il 14% della popolazione
mondiale, secondo stimati per il 2005.
Screening attivo su menomazioni a Cuba
Parliamo adesso di una cosa molto seria. Voi vi
domanderete: “Ma non sono serie le cose che ha detto finora?”
Queste sono molto più serie, sulla salute.
A Cordoba ho parlato dello screening attivo. Ma cosa significa ciò?
La vera diagnosi dello stato di salute di una popolazione e il più
grande progresso raggiunto per aumentare le prospettive di vita
dell’essere umano attualmente.
Cuba è stato l’unico paese al mondo a dare un passo così profondo,
quando si propose di studiare il numero totale di persone con
menomazioni nel nostro paese. Ciò è stato fatto anche qui, a
Granma, e in modo speciale nelle montagne, a Rio Cauto, per
individuare le cause del ritardo mentale: se era dovuto a qualche
problema del suolo, ad alcuni problemi riferiti alle bibite
alcoliche, la consanguineità o di altro tipo.
Sono stati individuati 366 864 casi con menomazioni fisiche:
Con ritardo mentale: 140,489, cioè 38,2%.
Voi sapete che ci sono oltre 50 000 bambini in scuole speciali, che
il ritardo mentale non è motivo di vergogna per nessuno, e in una
società come la nostra un bambino con ritardo mentale deve andare a
scuola, prepararsi e raggiungere il massimo di condizioni normali di
vita. Nessuno ne ha colpa; forse alcuni genitori che non sono
riusciti a capire ancora bene che durante la gravidanza non si
devono consumare bibite alcoliche, ad esempio. I genitori possono
avere qualche colpa, ma il bambino non ne ha nessuna. Ci sono
bambini con ritardo mentale leggero, moderato, severo e profondo; è
molto minore il numero di bambini con ritardo mentale profondo.
con menomazioni fisico – motorie: 92,506, cioè 25,2%
con menomazioni della vista: 46,455, cioè 12,6%
con menomazioni auditive. 23,620, cioè 6,4%
con menomazioni mentali: 36,969, cioè 10,05%
con insufficienza renale cronica: 1,831, cioè 0,50%
con menomazione mista: 25,094, cioè 6,8%
Ciò ci ha consentito di avviare un programma di salute senza
paragone al mondo per tutti i menomati.
Screening attivo per individuare disturbi oftalmologici a Pinar del
Rio.
Fino al 14 luglio 2006-07-29
A riguardo non si era informato niente perché ancora in
processo. Ne abbiamo parlato là, nella riunione del Mercosur, credo
anche all’Università di Cordova.
Screening fatto a tutta la popolazione maggiore di 5 anni nella
provincia di Pinar del Río -ne mancano alcuni.
Popolazione totale da valutare: 685,951
Popolazione studiata: 593,406
Percentuale di popolazione studiata: 86,5 % –quindi, il 13% è
ancora da esaminare.
Diagnosi di cataratte: 42,753 pazienti, cioè 6,24% della
popolazione totale.
E’ uno screening attivo, non è una semplice statistica di pazienti
che sono andati a farsi visitare del dottore, come si è fatto
storicamente: andare dal dottore, qualora ci fosse un dottore, un
policlinico, un ospedale.
Diagnosi di glaucoma -una malattia seria–: 19,609 pazienti, cioè
2,86% della popolazione totale.
Diagnosi di pterigium: 43,875 pazienti, cioè 6,40% della popolazione
totale
Diagnosi di retinopatia diabetica: 1,038 pazienti, cioè 0,16% della
popolazione totale
Diagnosi di difetti rifrattivi, come miopia, astigmatismo e altri
disturbi alla vista: 152,371 pazienti. Ciò significa che il 22,22%
della popolazione totale soffre di questo tipo di malattia.
Cos’è successo? Ciò che era stato fatto con i menomati è stato
fatto anche con i problemi alla vista con i risultati riferiti. Si
è applicato lo stesso metodo alla ricerca di altri casi. Sentite:
Screening attivo per individuare l’insufficienza renale cronica
Voi sapete che la diagnosi tempestiva delle malattie renali è
importante per evitare la dialisi e persino i trapianti.
Al comune Cerro, nella Città dell’Avana, laddove si è fatto lo
screening attivo, di 26,629 persone a rischio di malattie renali,
13,098 paziente sono stati visitati nel loro domicilio.
Tutti loro sono stati sottoposti a prelievi d’orina con reattivo
cubano specifico per individuare precocemente il danno nei vasi
sanguigni.
Al municipio solo si aveva notizia di 168 pazienti che soffrivano
d’insufficienza renale cronica
Del totale di 13,098 paziente a rischio, 1,608 risultarono positivi
di danno renale, cioè 12,2% delle persone studiate.
Di essi: con meno di 4 anni: 98; da 5 a 14 anni: 30; da 15 a 24
anni: 30; da 25 a 59 anni: 532; e da 60 anni in poi: 918.
1,440 persone di un’aria del Cerro ignoravano di soffrire di una
malattia renale.
Dei 1,608 diagnosticati con malattia renale 1,268 pazienti, cioè
78,8% erano in fase iniziale, quindi, in tempo per evitare
l’insufficienza renale e le sue gravi conseguenze.
All’Isola de la Juventud, dove si è fatto anche lo screening, 77,338
persone sono state studiate, vale a dire, il 96,6% della popolazione
totale, di cui 14,322 persone, cioè, il 18,5% soffrivano di danno
renale. Di esse 13,460 sono in grado di evitare le conseguenze
dell’insufficienza renale. Se la malattia non viene individuata
precocemente le possibilità di danni sono alte.
Eccovi un esempio di quanto può significare per la popolazione lo
screening attivo:
Nella provincia di Pinar del Río, dal 2 maggio 2006, 15 giorni dopo
l’inizio dello screening attivo, fino al 22 luglio 2006 si è
restituita o migliorata la visione a 6,650 pazienti che non erano
stati diagnosticati (Applausi). Tutti sono stati intervenuti
chirurgicamente di cataratta. Ecco, soltanto di cataratta, un
problema che può risolversi, così come gli altri, ma questo è ancora
più semplice. Tutte le persone diagnosticate riceveranno.
Vi ho parlato soltanto della cataratta (Applausi), ma è un problema
importante alla vista, sebbene molte persone non ne erano
consapevoli che stavano perdendo la vista. Erano nella tappa
iniziale. Il paese dispone oggi del capitale umano e
dell’attrezzatura tecnica necessaria per farlo.
Lo screening attivo è diventato l’ultima parola nell’ambito della
salute. Sono incredibili questi dati, non si trovano da nessuna
parte, semplicemente perché non era stato mai fatto prima.
Se Pinar del Río ha questa percentuale di cataratte, e Pinar del Río
ha circa il 14% della popolazione del paese, bisognerà conoscere i
dati d’altre provincie, conoscere la situazione oftalmologica a
Granma, a Holguín e in tutti gli altri luoghi del paese. Perché
siamo riusciti a fare lo screening attivo a Pinar del Río? proprio
perché abbiamo un edificio dove studiano 1 000 oftalmologi, a parte
le centinaia che abbiamo oggi a Cuba, con tutto l’equipaggiamento e
tutti i mezzi. Ne abbiamo inviato 200 a Pinar del Río affinché
realizzassero lo screening attivo, e subito dopo hanno cominciato a
operare lì, in alcuni posti.
Immaginate adesso quanti problemi cardiaci non diagnosticati ci
saranno, quanti casi di malattie tumorali in stato incipiente, che
possono essere guariti. A partire da tutto quanto è stato fatto,
che abbiamo riferito qui e anche al Mercosur e all’università di
Cordova, si potranno risolvere questi problemi. E’ essenziale
occuparsi del problema e lavorare intensamente.
Chissà cosa succederà nel resto dei paesi se non fanno questo, se
non c’è che faccia questo lavoro, se tutto quanto c’è è medicina
privata, se il neoliberismo ha liquidato la previdenza sociale, gli
ospedali della previdenza sociali e gli ospedali pubblici per
privatizzare la medicina.
Qualcuno di voi, compatrioti, crede che si possa risolvere il
problema privatizzando la medicina? (Esclamazioni di: “No!”).
Ognuna delle suddette operazioni costa circa 1000 dollari, altri le
fanno pagare a 1 500 o 2 000 dollari. Una operazione di cataratta
negli Stati Uniti può costare 5 000 o 6 000 dollari. Il mondo non
può pagare ciò e vi assicuro che il nostro paese sta acquistando
capacità per operare milioni di persone, e dispone nel paese
dell’attrezzatura necessaria. Ci sono 30 centri che stanno
operando, prima di conoscere questa terribile realtà, con un nuovo
concetto; non basta avere policlinici, non basta avere medici,
medici della famiglia, non basta averlo tutto se il cittadino non si
rende conto, non conosce i sintomi, può avere tutto quanto si vuole
ma è inevitabile lo screening attivo, il controllo sanitario attivo
come concetto moderno, e ciò lo sostiene un paese che ha fatto un
tremendo cambiamento sociale, visibile nei dati citati oggi.
Bisogna cambiare radicalmente il concetto dei servizi medici,
proprio come ve lo dico.
Ciò è troppo vitale, quante persone muoiono ogni anno per mancanza
di una diagnosi fatta in tempo, quanto si potrebbe prolungare la
prospettiva di vita se continuiamo a fare ciò che facciamo per
bambini. Certamente sarà molto difficile ridurre a zero la
mortalità infantile ma, senza dubbio, riusciremo ad abbassarla al di
sotto dei livelli segnalati in tutte le provincie. Parlo della
mortalità di bambini che è scesa da 100, prima della Rivoluzione, a
5 attualmente, quindi, il percorso è stato notevole, del 95%.
Ritorneremo a parlare di tutte queste malattie ma è già stato posto
il problema anche nell’ambito internazionale; vedremo se
continueranno con le sciocchezze della “transizione” proprio quando
il mondo deve invece rivoluzionarsi perché è l’unico modo di
salvarsi. Oggi ho parlato soltanto della salute, bisognerà parlare
dell’inquinamento ambientale e della quantità colossale d’assurdità
che questa specie sta commettendo, a causa del sistema economico
sociale che è ormai anacronistico. Il capitalismo e la sua fase
sviluppata, che è l’imperialismo, sprecano in modo esagerato e hanno
disegnato quest’ordine mondiale di fame e sofferenza.
Per fortuna possiamo capire e parlare di questi temi che voi
ascoltate con enorme interesse, perché questo non è lo stesso del
1959; questo non è il popolo dell’epoca capitalista che non poteva
capire niente di tutto ciò. Morivano senza sapere leggere né
scrivere, non c’era televisione, non c’era informazione né
informatori obiettivi, come succede oggi in molti paesi del mondo
che l’unica cosa che ascoltano e vedono è la pubblicità e
nient’altro.
Come voi sapete, la nostra televisione, la nostra radio, la nostra
stampa non fa pubblicità, possono realizzare campagne educative ma
non commerciale. E’ enorme la differenza! Adesso risulta evidente
che tutti i mezzi, tutti i meccanismi informativi al servizio del
popolo possono offrire degli enormi benefici ai cittadini, al paese,
alle famiglie, ai bambini.
Oggi ci sono paesi in Africa in cui la prospettiva di vita è di 38 o
39 anni.
Si realizza un grande sforzo nell’ambito costruttivo per
ristrutturare, attrezzare e adattare alle nuove concezioni gli
stabilimenti sanitari nei comuni del paese.
173 policlinici sono stati terminati, di cui 33 nel primo semestre
dell’anno in corso. Si lavora in altri 60 policlinici per ultimare i
lavori nel 2006. In virtù delle ricerche segnalate sarebbe molto
utile accelerare questo programma. Sono convinto che tutti i
compatrioti, ovunque si trovino, in virtù delle realtà di cui
abbiamo parlato oggi, faranno uno sforzo maggiore, perché abbiamo
l’equipaggiamento, il personale, abbiamo tutto per poter avanzare
rapidamente in questo senso.
Tutti i comuni del paese hanno servizi di riabilitazione,
rappresentati in 453 sale. Altre 44 sale saranno disponibili per un
totale di 497. Ormai 2 557 000 pazienti beneficiano di questo
servizio.
Posso assicurarvi che per i reparti di fisioterapia e riabilitazione
sono stati già acquistate le attrezzature di punta e il personale
tecnico riceve una formazione intensiva per offrire questo pregiato
servizio (Applausi).
Vi racconto che nella brigata del “Henry Reeve” che arrivò nel
Pakistan c’erano 400 fisioterapisti e riabilitatori provenienti da
tutte le provincie di Cuba -ce ne sono anche di Granma perché li
abbiamo chiesti a tutte le provincie–, ne abbiamo migliaia e stanno
ricevendo sempre più apparecchi. Sono apparecchi modernissimi. Ad
esempio: idromassaggio per gli arti superiori, idromassaggio per
gli arti inferiori, ecc.
In questo momento ne sono stati acquistati 600 per Cuba e 600 per
Venezuela -ce ne sono alcuni là e altri qui (Applausi)-, apparecchi
di elettromagnetismo, eccezionali, che producono delle vibrazioni;
apparecchi di ogni tipo, sono circa 14 apparecchi per ogni set.
Da alcuni mesi -non avevamo parlato a riguardo-veniamo lavorando per
la creazione dell’ospedale dell’atleta. Offrirà servizi anche ad
altre persone; ma i lanciatori di baseball ogni tanto hanno una
lesione che impedisce loro di giocare, lo stesso succede con altri
sportivi.
Poi c’è anche un’altra cosa, gli sportivi d’alto rendimento non si
possono ritirare così semplicemente. Nessuno ha ancora studiato
bene gli effetti della pratica giornaliera di uno sport agonistico,
come per esempio le corse di lunghe distanze, i pesi o tanti altri.
Gli sport sono molto attraenti. Guardate il calcio, ha mobilitato
il mondo intero; ma che si occupa seriamente dei problemi di salute
degli sportivi? Il nostro paese se ne occuperà e destinerà un
ospedale alla ricerca in questo ambito. Sono stati fatti i primi
passi in questo campo e ce ne sono altri: la nutrizione dev’essere
uno, la quantità di proteine, calorie, gli effetti del colesterolo,
gli acidi grassi, gli alimenti. Studieremo tutto ciò in modo
approfondito e informeremo le conclusioni (Applausi)
Reparti di terapia intensiva comunali
Un totale di 67,859 ha ricevuto trattamento, di cui 57,9% 39,309
pazienti si sono ricuperati senza bisogno di recarsi ad altri
stabilimenti sanitari.
Poco meno della terza parte dei pazienti ha avuto bisogno di recarsi
ad istituzioni ospedaliere fuori del loro comune (22 198 pazienti,
cioè 32,7%)
Il numero di vite salvate nei nuovi reparti di terapia intensiva
ammonta a 18,737 pazienti (Applausi) – ma quanto tempo fa sono state
stabiliti i reparti di terapia intensiva?, perché non si tratta
soltanto della terapia intensiva ma anche dei servizi di cardiologia
d’emergenza, l’elettrocardiogramma e il defibrillatore nel
policlinico che è vicino alla casa dei cittadini nelle città, in
campagna possono essere più lontani. Voi sapete cosa significa
ricevere attenzione medica immediata… A Cuba la prima causa di
morte sono i problemi cardiaci e la maggioranza dei deceduti per
questa causa muoiono durante il trasferimento, perché non
ricevettero attenzione immediata, cioè in mezz’ora, o un’ora; a
volte l’attenzione arriva dopo ora mezza o due ore, ma con i
medicamenti pertinenti, che quando vengono applicati eliminano il
coagulo, è altissimo il numero di persone che si salva se sono
inoltre trattate da un professionista con esperienza e grazie anche
a gli apparecchi che determinano la loro condizione–, considerando
i pazienti che rischiavano di morire al momento di ricevere
l’assistenza sanitaria al reparto intensivo comunale.
La sopravvivenza nei casi di asma bronchiale con broncospasmo
moderato o severo è di 99,6%. A volte una polmonite, un’asma crea
una situazione irreversibile se non c’è l’apparecchia a portata di
mano (Applausi).
La sopravvivenza in politraumatismo o lesioni severe è di 97,1% sul
totale cumulativo e aumenta a 98,1% nel primo semestre 2006
La sopravvivenza in malattie cerebrovascolari è di 95,5%
Dei 3,185 pazienti trattati per infarto acuto del miocardio, 1,439
hanno ricevuto il beneficio della trombolisi nei loro riparti
intensivi comunali, cioè, 45,2%
Sono state terminate 166 basi comunali d’ambulanze ..che dispongono
di tutti gli apparecchi necessari– e sono state consegnate 402
ambulanze per casi di urgenza.
Non voglio dilungarmi, anche se potrei parlare di tante altre cose.
Il sole si alza minuto a minuto e i suoi raggi possono diventare
insopportabili. Oggi, 26 luglio, giorno della commemorazione dei
combattimenti che ebbero luogo a Santiago e a Bayamo, alle 7 di sera
inaugureremo nella città di Holguín il maggior sistema di gruppi
elettrogeni sincronizzati del paese, più di 200 000 chilowatt, pari
alla generazione di una termoelettrica come la Felton, costruito in
solo 5 mesi, e allora avrò occasione di affrontare altri temi.
Prima di concludere, permettetemi di ripetere in questa sede quello
che ho detto il 30 marzo 2002, alla Tribuna Aperta di Buey Arriba,
quando abbiamo promesso le cose che oggi sono incoraggianti realtà a
Granma.
Dissi allora:
“E’ stata una grande soddisfazione che questi quattro programmi si
potessero avviare oggi alla provincia di Granma, una provincia con
tanta storia e tanti meriti.
“Non possiamo dimenticare che in questa provincia, alla Demajagua,
si iniziò la nostra prima guerra per l’indipendenza nel 1868.
“Non possiamo dimenticare che qui, in primo luogo ci fu la
liberazione degli schiavi, azione rivoluzionaria di quel grande
patriota che fu Carlos Manuel de Céspedes, che aveva avuto
l’occasione di studiare e per questo poteva concepire e dirigere una
rivoluzione. La sua coscienza lo portò, dal primo momento, a questo
atto di giustizia elementare. Si recò a Bayamo, occupò la città, e a
Bayamo si scrissero le gloriose pagine, le più gloriose pagine della
storia della nostra patria.- Lì si cantò l’inno, quello che ci rende
tanto fieri e che ci emoziona quando lo ascoltiamo. Lì Máximo Gómez
realizzò il primo combattimento al machete contro le forze coloniali
che, provenienti da Santiago di Cuba, partivano da Baire verso
Bayamo. Lì scoprirono i cubani la loro arma numero uno: il machete,
quel machete con cui lavoravano nelle piantagioni e dopo lo usavano
alla cavalleria; machete e cavallo furono le loro armi fondamentali
con le quali cominciarono a scrivere la storia gloriosa della nostra
patria. Lì, a Dos Ríos, versò il suo sangue José Martí, apostolo
dell’indipendenza, genio delle idee e delle idee più nobili mai
concepite, Eroe Nazionale della nostra patria, le cui idee
ispirarono la Generazione del Centenario e oggi ispirano e
ispireranno sempre di più tutto il nostro popolo”
Evviva la Rivoluzione!
Patria o Morte!
Vinceremo!