In merito alle notizie diffuse oggi di un accordo preliminare di fusione tra la Fiat e la Chrysler statunitense, è necessario e urgente che il governo convochi immediatamente tutte le parti sociali interessate per capire esattamente e chiaramente i termini dell’accordo. Non è possibile infatti che il governo assista silenzioso e impotente al possibile smantellamento dell’apparato industriale italiano, di cui la Fiat è il primo protagonista, anzi sarebbe utile l’esatto contrario, e cioè che lo Stato italiano entri nell’azionariato Fiat con una forte partecipazione statale per garantire la permanenza del cuore dell’azienda nel nostro Paese, oltre che – come è ovvio – il mantenimento dei livelli occupazionali. La Fiat non è mai stata e non potrà mai essere un affare “privato” della famiglia Agnelli.
20.01.2009