Il 4 aprile 2009 cade il 60° anniversario dalla fondazione della NATO, l’organizzazione imperialista sotto il comando degli Stati Uniti.
La NATO è stata creata, com’è noto, per affrontare l’Unione Sovietica, il primo Stato dei lavoratori al mondo che resistette e si oppose con successo all’attacco della piaga nazista, dando un nuovo impulso alla lotta per la liberazione nazionale e sociale in tutto il mondo.
Nel contempo, i governi capitalisti di Stati Uniti, Canada e dell’Europa occidentale avevano bisogno di un meccanismo politico e militare per reprimere e intimidire i popoli. Quest’esigenza ha trovato risposta nella fondazione del Patto Atlantico.
L’obiettivo della NATO era di fronteggiare e ostacolare attraverso l’uso delle armi, qualsiasi cambiamento progressista. Per questo motivo, ma anche per garantire gli interessi dell’imperialismo, la NATO ha sostenuto le dittature e i regimi reazionari in Grecia, Turchia, Spagna, Portogallo, oltre a svolgere un ruolo di primo piano nella divisione di Cipro.
La sua azione si è basata, ed ancora lo è, sull’anticomunismo e su ogni tipo di falsificazione e provocazione contro il movimento comunista rivoluzionario e la lotta dei popoli per la pace, la giustizia sociale, il socialismo.
La storia della NATO, nel suo ruolo di “sceriffo” mondiale dell’imperialismo, è legata alle violazioni del diritto internazionale. E’ macchiata con il sangue delle vittime dei suoi interventi diretti o indiretti in tutto il mondo.
Specialmente oggi il carattere della NATO come meccanismo militare, come strumento fondamentale dell’azione imperialista dentro e fuori i confini degli Stati membri, per la creazione di un “nuovo ordine”, è stato pienamente svelato.
L’argomentazione che la NATO sia un’alleanza difensiva è falsa ed è alla base della vuota propaganda che nasconde i reali obiettivi e il ruolo di quest’organizzazione aggressiva. Sin dal vertice di Roma nel 1992 e di Washington nel 1999, la NATO ha adottato una nuova dottrina che accorda la possibilità di intervento in tutto il mondo in nome di nuove minacce, con il pretesto della lotta contro il terrorismo, la protezione delle risorse naturali, ecc. Durante questo periodo, la NATO si è data una nuova struttura, che si basa principalmente sul “rapido dispiegamento di forze” aggressive.
Gli Stati Uniti insieme con l’Unione Europea hanno programmato la dissoluzione della Jugoslavia ed è così che la NATO ha innescato la guerra in Bosnia, ha realizzato la sporca guerra contro la Serbia, con i 78 giorni di bombardamenti nel 1999 che hanno raso al suolo il paese e portato la NATO e l’UE all’occupazione del Kosovo e alla sua “indipendenza” dalla Serbia.
Le guerre della NATO nei Balcani e in Afghanistan, la partecipazione alla guerra in Iraq, gli interventi in Pakistan, in Asia meridionale hanno dimostrato la brutalità imperialista. La NATO è sempre stata il principale sostenitore di Israele nella sua politica di aggressione contro il popolo palestinese e gli altri popoli arabi. La NATO, inoltre, ha svolto e tuttora svolge un ruolo nell’assedio imposto a Gaza. Contrariamente alla volontà dei popoli, la NATO cerca di attirare nella sua rete Ucraina e Georgia. Essa incoraggia in ogni modo possibile il loro armamento, sostenendo i circoli più reazionari di questi paesi. L’imposizione di un “nuovo ordine” vede come nemici gli Stati ed i popoli che reagiscono all’aggressività imperialista. Pertanto, intensifica gli armamenti e sviluppa nuovi e minacciosi sistemi d’armamento, come il cosiddetto scudo antimissile in Polonia e nella Repubblica Ceca.
Il programma della NATO “Partnership for Peace” (Partenariato per la Pace) promuove la sua espansione attraverso i nuovi paesi membri. Esso è stato attuato in tutti i paesi ex socialisti dell’Europa centrale e sud-orientale, che in seguito sono divenuti membri della NATO. Oggi, la pressione viene esercitata sul governo della Repubblica di Cipro, al fine di farla aderire a questo programma ed essere integrata nei progetti euro-atlantici. Il governo e il popolo di Cipro resistono con forza perché l’approvazione accondiscenderebbe all’invasione dell’esercito turco di Cipro condotta con l’approvazione degli Stati Uniti e della NATO, e rappresenterebbe anche l’accettazione dell’occupazione de facto di una parte dell’isola da parte delle truppe turche che continua fino ai nostri giorni.
Imperialismo-USA-NATO-UE sono concetti strettamente correlati. Nonostante le loro contraddizioni e antagonismi, sia l’Unione Europea che gli Stati Uniti vanno contro i popoli, dal momento che l’UE nel Trattato europeo considera la NATO il suo principale pilastro e accetta pienamente il suo ruolo. L’esercito UE è collegato alla NATO, anche con il recente ritorno della Francia al suo braccio armato.
Nel 60° anniversario della sua istituzione, la NATO cerca di presentare se stessa “innocente come una colomba”, per mezzo di una propaganda senza precedenti di distorsione della storia, attraverso la manipolazione dei media e il finanziamento di programmi di ricerca NATO nelle università, ecc.
La NATO sembra essere onnipotente, ma non lo è. La crisi economica mondiale del capitalismo rafforza l’aggressività imperialista, mostrando allo stesso tempo i suoi limiti. L’imperialismo non può esistere senza il controllo dei nuovi mercati, senza ampliare la sua influenza, senza opprimere e impadronirsi di altri popoli, oltre quelli dei propri stati membri, per l’espansione dell’azione dei monopoli.
Esiste un contrappeso alla NATO: le forze antimperialiste di tutto il mondo, il movimento globale contro la guerra, antimperialista, pacifista che in coordinamento con il movimento operaio e gli altri movimenti sociali delle donne, dei giovani, in difesa della natura e delle risorse naturali, i movimenti di solidarietà, lottano contro l’imperialismo e chiedono ai complici della “rapace alleanza” l’immediato scioglimento della NATO.
Questa è una “strada a senso unico” per i popoli. Dobbiamo fermare l’aggressività imperialista, contribuire alla sconfitta dell’imperialismo, che costituisce una condizione indispensabile per un mondo di pace.
Oggi, la condanna a parole dei crimini e delle minacce della NATO non è sufficiente. Ci deve essere un grande movimento pacifista contro la guerra antimperialista che unisca i lavoratori, i giovani e le forze sociali e popolari.
I popoli attraverso la loro lotta sono in grado di porre degli ostacoli ai piani criminali della NATO e delle altre forze imperialiste, e vincere.
I Partiti Comunisti e Operai chiamano i popoli a intensificare la loro lotta:
– Contro le spese militari.
– Per il divieto dei programmi NATO presso le università.
– Per l’immediato ritiro di tutte le truppe e delle altre missioni che partecipano ad operazioni imperialiste al di fuori dei nostri paesi.
– Per l’affrancamento dei nostri paesi dalla guerra imperialista, dall’occupazione dei paesi stranieri e dagli interventi imperialisti.
– Per la rimozione di tutte le basi militari straniere dai nostri paesi.
– Per il disimpegno dei nostri paesi della NATO.
– Per lo scioglimento della NATO.
VIVA L’AMICIZIA DEI POPOLI
NO AL NUOVO ORDINE IMPERIALISTA
I Partiti:
Algerian Party for Democracy and Socialism
Communist Party of Bangladesh
Communist Party of Belarus
Worker’s Party of Belgium
Workers’ Communist Party of Bosnia and Herzegovina
Brazilian Communist Party
Communist Party of Brazil
Communist Party of Britain
New Communist Party of Britain
Party of the Bulgarian Communists
Communist Party of Canada
Socialist Workers’ Party of Croatia
Communist Party of Cuba
Communist Party of Bohemia Moravia
Communist Party in Denmark
Communist Party of Estonia
Communist Party of Finland
German Communist Party (DKP)
Communist Party of Greece
Hungarian Communist Workers’ Party
Communist Party of India
Communist Party of India [Marxist]
Communist Party of Ireland
Party of the Italian Communists
Jordanian Communist Party
Socialist Party of Latvia
Lebanese Communist Party
Socialist Party of Lithuania
Communist Party of Luxemburg
Communist Party of Malta
Party of the Communists, Mexico
New Communist Party of the Netherlands
Communist Party of Pakistan
Communist Party of Poland
Portuguese Communist Party
Romanian Communist Party
Communist Party of Russian Federation
Communist Party of Soviet Union
Communist Workers Party of Russia-Party of Communists of Russia(RKRP-RPC)
Union of Communist Parties –CPSU
New Communist Party of Yugoslavia
Party of the Serbian Communists
Communist Party of Slovakia
South African Communist Party
Communist Party of Spain
Communist Party of the Peoples of Spain
Communist Party of Sri-Lanka
Syrian Communist Party
Communist Party of Syria
Communist Party of Sweden
Communist Party of Turkey
Communist Party of Ukraine
Union of Communists of Ukraine
Communist Party of Uruguay