Dalla lotta all’evasione risorse per le pensioni

Questa mattina Vincenzo Visco, vice ministro per l’economia, illustrerà alla commissione finanze gli emendamenti alla finanziaria del governo per quanto riguarda la parte fiscale. Nel pomeriggio comincerà, sempre in commissione, la discussione e la votazione su circa 5000 emendamenti. Il tutto dovrebbe concludersi (ma non si concluderà) per il 12 dicembre, quando le leggi di bilancio andranno in discussione in aula dove, sicuramente, sarà posta la fiducia. Le discussioni di ieri (anche della «cabina di regia», il coordinamento tra partiti di maggioranza e governo) sono state centrate soprattutto sulla parte fiscale. In particolare che fare dei possibili proventi delle maggiori entrate fiscali derivanti dalla lotta all’evasione.
La novità è che è’ stato deciso che le maggiori entrate fiscali della lotta all’evasione, oltre che al calo delle tasse, saranno destinate anche all’aumento delle pensioni minime, alle famiglie povere con figli e agli incapienti. L’accordo, sul quale sono tutti d’acordo, è stato raggiunto nella cabina di regia governo-maggioranza sulla Finanziaria che si è riunito al Senato. L’accordo che è stato illustrato dal presidente dei senatori del Prc, Giovanni Russo Spena, e confermato da Paolo Giaretta, sottosegretario allo Sviluppo economico, si tradurrà in un emendamento del relatore che estenderà quello presentato dal presidente della commissione Bilancio, Enrico Morando, che prevedeva la destinazione delle maggiori entrate dalla lotta all’evasione alla riduzione della pressione fiscale.
L’intesa, oltre che dall’emendamento, sarà recepita da un ordine del giorno che impegnerà il governo ad attuare i principi nel disegno di legge delega fiscale collegato che sarà approvato a gennaio. L’aumento delle pensioni minime, ha riferito Russo Spena, sarà invece attuato nella riforma delle pensioni che dovrebbe essere varato a marzo. Che il recupero dell’evasione fiscale vada restituito ai cittadini è stato confermato ieri da Padoa Schioppa. Il ministro dell’economia intervistato da De Bortoli, direttore de il sole 24 ore, nel corso della celebrazione per i 200 anni della Camera di commercio di Belluno ha spiegato che «oggi ci sono 6-7 punti di pressione fiscale non realizzati a causa dell’evasione» e che «se l’evasione fiscale sparisse non ci si può certo aspettare che la pressione fiscale aumenti altrettanto: rimarrà quella di oggi. Si abbasseranno le aliquote e si ridistribuirà il carico fiscale». Poi a difesa della finanziaria ha aggiunto: «quando si dice che bastava una manovra di 15 miliardi si dice una cosa errata: si sarebbero fermati i cantieri, le ferrovie e le imprese non avrebbero ricevuto il finanziamento per la riduzione del cuneo fiscale».
Governo e maggioranza hanno lavorato anche nel fine settimana: la cabina di regia, tra l’altro, ha anche trovato un accordo sulla rottamazione degli autoveicoli inquinanti con incentivi che andranno all’acquisto di una nuova auto non inquinante ma anche a chi rottama la vecchia senza comprarne una nuova. C’è anche un tetto al peso delle nuove auto da acquistare che non potranno superare i 2.000-2.600 chilogrammi. In pratica si vogliono escludere dagli incentivi i Suv. Sono poi previsti incentivi all’acquisto di impianti auto a gpl o metano. Grazie agli incentivi nel 2007 ci dovrebbe essere un boom di nuove immatricolazioni. L’anticipo della domanda dovrebbe far crescere la vendita di nuove vetture a 2,61 milioni di veicoli, contro i 2,33 milioni stimati per quest’anno. Secondo il Csp, il Centro studi Promotor grazie alle maggiori vendite il gettito fiscale aumenterebbe di 566 milioni di euro, e il pi consentirebbe di realizzerebbe un aumento dello 0,2% del pil.
Altre novità riguardano il Fondo per l’edilizia residenziale pubblica saranno destinati altri 50 milioni provenienti dal Fondo Inps cui sarà trasferito il Tfr inoptato, ma anche un possibile emendamento sui costi della politica. La maggioranza, inoltre, sta valutando la possibilità di prevedere l’esclusione dall’obbligo di gara, previsto per gli appalti oltre la soglia comunitaria di circa 200 mila euro, di alcuni lavori e servizi di manutenzione. Il provvedimento, come è stato spiegato, verrebbe preso su suggerimento dei sindacati.