Alla fine c’è un nuovo testo. Dopo che i DiCo si sono risolti in un nulla di fatto – fin’ora erano in Commissione Giustizia in attesa che venisse raggiunto un accordo tra i vari altri testi sulle Unioni Civili (compreso il ddl Pollastrini-Bindi) – è stato presentato al comitato ristretto della Commissione giustizia della Camera un nuovo testo.
Questa volta niente legge ad hoc, ma una serie di modifiche al codice civile e alla legge di “Disciplina delle locazioni di immobili urbani”. In sostanza le modifiche renderanno possibile la stipula di un contratto davanti al Giudice di Pace o ad un notaio, congiuntamente. E questa è una prima differenza rispetto al ddl sui DiCo, il quale prevedeva anche una dichiarazione del singolo all’anagrafe il cui ufficio avrebbe provveduto ad informare la seconda persona con una raccomandata.
Possibilità di rescissione dal contratto, invece, del singolo o di entrambi gli stipulatori.
Dal momento della stipula subentrano una serie di diritti e benefici fra cui:
– eredità (dopo 9 anni di convivenza)
– diritto di successione al contratto di affitto
– assistenza sanitaria e penitenziaria
– possibilità di decidere sulla donazione degli organi e sulle celebrazioni funerarie
– facilitazioni nel trasferimento della sede di lavoro