CUBA CI HA FATTO DISCUTERE

Ci siamo riuniti ad Arcore, residenza di rappresentanza del Presidente di turno dell’Unione Europea e del governo italiano Silvio Berlusconi, per discutere e confrontarci sulla realtà di Cuba.

Per due giorni, attivisti e militanti della solidarietà, studiosi, uomini politici e religiosi, abbiamo approfondito gli aspetti politici, economici, sociali, etici di una esperienza come quella di Cuba, che continua a rappresentare un punto di resistenza e alternativa al modello neoliberale, un modello che ha devastato e continua a devastare l’America Latina ed i paesi in via di sviluppo.

Abbiamo manifestato pubblicamente la nostra opposizione a qualsiasi forma di complicità dell’Italia e dell’Unione Europea al blocco economico e alla politica di aggressione degli Stati Uniti contro Cuba. La discussione di questi due giorni ci è servita per verificare il lavoro svolto in questi mesi e per decidere come andare avanti.

La partita della solidarietà con Cuba oggi si gioca a livello europeo e non solo italiano. Per questo riteniamo di dover lavorare su tre progetti:

1) Una manifestazione, per la prossima primavera, al Parlamemento Europeo per chiedere un radicale cambiamento di rotta della politica adottata dall’Unione Europea contro Cuba;

2) Sostenere l’appello degli amministratori locali affinché vengano mantenuti tutti i progetti di cooperazione con Cuba neutralizzando così le manovre del governo Berlusconi

3) Rilanciare la campagna di informazione e mobilitazione per la libertà dei cinque patrioti cubani ingiustamente imprigionati nelle carceri statunitensi e per denunciare la perdurante violazione della sovranità cubana rappresentata dalla base militare USA di Guantanamo, peraltro da essi trasformata in un lager che sottrae centinaia di prigionieri ad ogni status previsto dal diritto internazionale.

Infine, ma non per importanza, facciamo appello ai partiti del centro-sinistra e della sinistra per battere Berlusconi. Ma chiediamo sin da ora che nei programmi e negli impegni sia esplicito il NO al blocco economico contro Cuba ed altri paesi e la richiesta di smantellamento del Muro dell’Apartheid costruito in Palestina dalle autorità israeliane.

Arcore, 22-23 novembre