CPN del 21-22 aprile 2007 – Intervento di Mimmo Caporusso

Ritengo doveroso fare un bilancio della nostra partecipazione al governo a distanza di un anno dalla vittoria dell’Unione per poi sviluppare in futuro una nostra iniziativa politica che sposti a sinistra l’asse del centrosinistra. Il bilancio è articolato: sulla lotta alla evasione ed elusione fiscale c’è stata un’inversione di tendenza rispetto al passato (aumento delle entrate); invece la legge finanziaria ha visto una manovra pesante di 35 miliardi di euro, con l’aumento delle spese militari e tagli agli enti locali; e la politica estera, pur in discontinuità rispetto al governo Berlusconi (vedi ritiro dall’ Iraq) manca di una strategia d’uscita dall’Afganistan. Il nostro Partito deve sviluppare la propria iniziativa politica, come è stato detto nella relazione introduttiva, sul RISARCIMENTO SOCIALE che è la questione centrale per il nostro elettorato: abolizione scalone Maroni; No al TFR nei fondi pensioni (informare i lavoratori che il silenzio assenso porta il tfr nei fondi); rinnovare tutti i CCNL a partire dai metalmeccanici e introdurre un meccanismo automatico di adeguamento dei salari e delle pensioni (la stragrande maggioranza della popolazione non arriva a fine mese); aumentare la sicurezza sui luoghi di lavoro utilizzando parte del “tesoretto”;contrastare e far fallire il ddl Lanzillotta contro la privatizzazione dei servizi pubblici locali nonché l’acqua; No ad un sistema elettorale maggioritario con forti poteri al premier (come vuole il PD). Per fare tutto ciò serve, come è stato detta alla conferenza di Carrara, una convergenza programmatica di tutte le forze della SA ed un nostro Partito radicato, forte ed autonomo dal punto di vista organizzativo e simbolico che metta velocemente in atto ciò che è emerso a Carrara, e cioè: stop alla cumulabilità degli incarichi istituzionali, controllo dei contributi degli eletti e nominati come prevede il nostro statuto, stop alla separatezza istituzionale, pratica dell’autofinanziamento (non assitenzialismo) da parte delle strutture periferiche del Partito. Per quanto riguarda le prossime elezioni amministrative dobbiamo vigilare sulle alleanze e sui programmi: No ad alleanze anomale (soprattutto nei Comuni sotto i 15000 abitanti); va avviata una riflessione approfondita su come stiamo al governo negli enti locali, in particolar modo nelle regioni, poichè dai bilanci di previsione approvati emerge poca caratterizzazione per i temi a noi cari: lotta al precariato, sanità, privatizzazioni e diritti, finanziamenti scuole private gestione rifiuti.