Contratti, senza rinnovo metà dei lavoratori

Siamo pronti a trattare sui soldi, ma ora è tempo di chiudere. Entro Natale vogliamo firmare». Gianni Rinaldini, in una intervista al Corriere della Sera torna dsul rinnovo del contratto il giorno dopo la grande manifestazione di Roma con 150mila tute blu a al grido di “contratto, contratto”. Il leader della Fiom puntualizza un paio di aspetti non del tutto secondari perché martedì prossimo si possa aprire davvero l’ultima fase di un confronto che ormai va avanti da quasi un anno. «Se ci offrono 70-80 euro non se ne fa nulla», aggiunge. «Non sono in grado di indicare una cifra, la decisione deve essere condivisa con gli altri sindacati.
Qualcosa però possiamo cedere, è normale. Vogliamo però mantenere una parte di aumento per chi è senza integrativo». Come hanno ribadito venerdì nel corso della manifestazione i sindacalisti della Fiom, ed anche della Cgil a cominciare dal segretario generale Guglielmo Epifani, non ci sono spazi per uno scambio tra flessibilità e aumento salariale. Sul contratto dei metalmeccanici è intervenuto ieri un esponente del governo. «Sono convinto che una soluzione si troverà», ha detto il ministro della Funzione pubblica Baccini, aggiungendo che «il governo guarda con attenzione a ciò che sta avvenendo nella trattativa». Se per i metalmeccanici non si riuscirà a trovare un accordo per il rinnovo del contratto entro Natale saranno oltre otto milioni i lavoratori che si troveranno con il contratto scaduto il primo gennaio. All’oltre un milione e mezzo di tute blu, infatti, si affiancheranno a gennaio alcuni tra i principali settori produttivi, piu’ tre milioni di dipendenti pubblici. Il 31 dicembre 2005, infatti, insieme con i contratti della pubblica amministrazione scadranno quelli dei lavoratori agricoli, dei tessili, dei chimici, degli edili e dei bancari.
Il contratto nazionale degli edili riguarda circa 1,2 milioni di lavoratori scadrà a fine 2005, ma è scaduto da sei mesi l’accordo per gli aumenti territoriali. Per il secondo livello i sindacati chiedono 79 euro mentre per il contratto nazionale la richiesta è di 81 euro. L’incontro con l’Ance è fissato per il 19 dicembre. Per il contratto del legno (300.000 lavoratori) la richiesta è di 83 euro. Circa un milione sono i lavoratori agricoli coinvolti per una richiesta salariale di 70 euro medi (il 6,7% di aumento). Il prossimo incontro è previsto per il 21 dicembre. Il contratto scadrà (il quadriennio normativo) il 31 dicembre 2005. Per quanto riguarda i tessili, i vari contratti del settore (tessile abbigliamento, calzaturiero, occhiali, pelli ecc.) riguardano circa 650mila lavoratori e scadranno il 31 dicembre 2005. Sono già state presentate le piattaforme per un aumento di circa 78 euro. Il confronto dovrebbe cominciare a dicembre. – Per la chimica la trattativa per il rinnovo del contratto in scadenza a dicembre è cominciata giovedì primo dicembre. I sindacati hanno chiesto per i 220mila lavoratori coinvolti un aumento medio di 100 euro. Il confronto riprende il 16 gennaio. Per la gomma plastica (130.000 lavoratori) la richiesta di aumento è di 95 euro, mentre per l’energia (35mila lavoratori) l’incremento richiesto si aggira sui 109 euro. Per gli elettrici (70.000 lavoratori) l’aumento in piattaforma dovrebbe essere superiore a quello del biennio scorso e quindi oltre i 110 euro. Infine, i bancari il cui contratto che riguarda circa 300.000 persone è stato rinnovato a febbraio ma eè in scadenza a fine dicembre. I contratti del pubblico impiego (2004-2005) per i quali arriveranno solo a gennaio gli aumenti sono di nuovo in scadenza a fine mese.