Consulta il libretto rosso di Mao, arrivano gli 007

Gli americani possono dormire tranquilli. Il governo che deve proteggerli dal terrorismo veglia. Due agenti del ministero della sicurezza interna sono piombati in casa di uno studente che aveva chiesto alla biblioteca dell’Università una copia del libretto rosso di Mao. Il loro zelo getta una luce ridicola sulla battaglia per il rinnovo del Patriot Act, la legge che autorizza gli agenti federali a spiare le letture dei cittadini.
Lo studente ha chiesto di non pubblicare il suo nome. Gli agenti gli hanno spiegato che il libro era citato in una lista di letture sovversive, e i sospetti su di lui sono diventati più pesanti quando si è scoperto che ha passato le vacanze all’estero.
La disavventura gli è successa due mesi fa all’università del Massachusetts dove è prossimo alla laurea. È stata rivelata da due professori di storia, Brian Williams e Robert Pontbriand.
Per puro caso un giornale locale, The Standard Times, aveva chiesto al professor Pontbriand un commento sulle dichiarazioni del presidente George Bush, che ha ammesso di avere ordinato di intercettare le telefonate all’estero dei cittadini americani. «Il mio istinto – ha risposto il professore – mi dice che le intercettazioni sono molto più frequenti di quello che crediamo. A quanto pare il governo controlla addirittura cosa leggono i miei studenti».
Ha spiegato di avere tenuto un corso sui regimi totalitari e di avere suggerito la lettura del libretto di Mao a un allievo che gli aveva proposto una tesi sul comunismo. «In America – ha detto – si possono comprare varie edizioni abbreviate dell’opera di Mao, ma ho consigliato al giovane di documentarsi sul testo integrale pubblicato in inglese dal governo della Cina». Lo studente ha chiesto il volume alla biblioteca e ha compilato un modulo con nome e indirizzo. Qualche giorno dopo gli agenti della sicurezza interna hanno fatto irruzione in casa sua. Avevano con loro il libro, che si erano fatti consegnare dalla biblioteca.
Il libretto rosso è una raccolta di citazioni di Mao, che gli studenti cinesi erano obbligati a imparare a memoria negli anni della rivoluzione culturale.
Se fosse confermato che gli agenti americani hanno applicato il Patriot Act per controllare le letture dello studente, si tratterebbe del primo caso documentato. Il 26 agosto di quest’anno l’Fbi aveva chiesto i registri di una libreria nel Connecticut, ma per farlo si era servito di una legge diversa.