Come si presentava Chianciano da fuori?
Un congresso molto difficile, ma vero e appassionato in un’epoca in cui di politica vera ce n’è poca in giro. Davvero un bel vedere.
Sarà… ma a Chianciano il clima era penoso, tra divisioni, insulti…
Mi era più difficile capirlo dalla tv. Mi dispiace, ma è sempre così quando ci si divide.
Appunto, il partito ora è spaccato a metà: divisione senza scissione. Voi del Pdci però potete essere contenti, giusto?
Non c’è dubbio che Ferrero sia più vicino a noi ed è stato anche più rigoroso nell’analisi della sconfitta della Sinistra Arcobaleno. Propone un’innovazione forte, mentre Vendola mi sembra che riproponga la vecchia Sinistra Arcobaleno, lo dico con modestia e rispetto. Devo poi notare che la stampa si è accanita contro l’area che ha vinto a Chianciano. E’ stata definita chiusa, settaria, ideologica, accusata di non puntare al nuovo. Ma cos’è il nuovo? Per me è una categoria del nulla. Chi è vecchio? Chi canta “Bandiera rossa” o il nuovo che non canta niente? Vedo che nell’intervista a Liberazione D’Alema assegna un 4 in politica a Ferrero e indirettamente lo assegna anche a noi. Lo fa perchè è del Pd, partito che si crogiola nella propria sconfitta.
E’ più vicina la riunificazione tra Pdci e Prc?
Dal nostro congresso abbiamo lanciato un forte appello unitario a Rifondazione. Sta finendo la sinistra che non è una cosa indistinta, ma una cosa forte di identità e ricerca. Sono cadute le ragioni che ci hanno divisi. Ha vinto Ferrero e questo mi fa sperare in una riunificazione, con i tempi che saranno necessari e un avvicinamento graduale. Partiamo dai passi comuni: la manifestazione d’autunno sulle questioni sociali, la campagna per un referendum abrogativo della legge 30. L’unità passa per queste cose.
Anche per il referendum contro il lodo Alfano proposto dall’Idv?
Parlo per me: io sicuramente lo approvo e firmerò, anche se il rapporto con Di Pietro resta difficile perchè non dimentico che si oppose alla commissione d’inchiesta sul G8 di Genova. L’immunità però ci è scivolata addosso come l’acqua, la sinistra non ha fatto nulla. Il problema vero è che non l’abbiamo indetta noi la manifestazione di piazza Navona.
Insieme con il Prc alle europee del 2009?
Spero di sì e spero che non modifichino la legge elettorale.
Con quale simbolo? Quello di Rifondazione come dice Grassi o un simbolo composito come dice Giannini, entrambi della maggioranza ferreriana?
Il simbolo è l’ultima cosa e non è un problema se si creano le condizioni per andare assieme. E’ stato un problema con l’Arcobaleno perchè Sinistra Democratica era contraria alla “falce e martello”. Ma non abbiamo perso per via del simbolo, bensì perchè siamo stati visti come indistinguibili dal Pd.
In che senso?
Dal Pd ci siamo separati consensualmente sulla base di disegni politici diversi, ma quel dialogo tra Veltroni e Bertinotti…
Vuoi dire che il dialogo per cambiare la legge elettorale, prima delle elezioni, ha danneggiato la sinistra?
Quello è stato un periodo di “impicci”. E poi abbiamo mancato nei contenuti, non ci siamo dimostrati così lontani dal Pd che scivolava a destra, siamo apparsi diversi ma compatibili.
E ora? Sulle alleanze con il Pd?
Con questo Pd non c’è dialogo, ma se ci fossero mutamenti interessanti, potrei esserne felice, non voglio isolarmi. Però perchè ci dipingono come quelli che vogliono rompere? E’ il Pd che rompe con la sinistra quando sceglie l’Udc o Cuffaro.