Comunicato stampa sui risultati delle elezioni regionali

Partito della Rifondazione Comunista
Area “Essere Comunisti”
Coordinatore nazionale Claudio GRASSI

COMUNICATO STAMPA SUI RISULTATI DELLE ELEZIONI REGIONALI

Le elezioni regionali del 3-4 aprile ci inducono a diverse riflessioni.

1) Il Centro Destra subisce una sconfitta pesantissima poiché perde 6 regioni (Piemonte, Liguria, Lazio, Abruzzo, Puglia e Calabria) e perché perde in termini di voti assoluti.

2) Al contrario il Centro Sinistra avanza ovunque, anche nelle 2 regioni dove non riesce a vincere (Lombardia e Veneto). Si pone quindi obiettivamente all’ordine del giorno la cacciata del governo Berlusconi. Fin dai prossimi giorni, bisognerà fare tutto il possibile per realizzare questo obiettivo insistendo perché nell’Unione finalmente si apra la discussione sul programma.

3) Importantissima, tra le regioni conquistate dal Centro Sinistra, la vittoria in Puglia. Non solo perché era difficile vincere, vista la disparità dei voti, ma poiché contro la Destra era schierato un candidato comunista che – al contrario di quello che si è sempre sostenuto nel Centro Sinistra – non solo non ha fatto “fuggire” i voti moderati, ma ha motivato alla partecipazione e al voto settori della società che sono stati decisivi per vincere.

4) Nell’ambito del successo delle coalizioni di Centro Sinistra e della contestuale sconfitta delle Destre, il risultato di Rifondazione Comunista non è soddisfacente. Ci attestiamo su un 5,6% a livello nazionale, ben al di sotto delle aspettative della vigilia e con un arretramento dello 0,7% rispetto alle ultime elezioni europee. Il risultato diventa ancor meno soddisfacente se lo si inquadra nell’ambito di una crescita significativa di tutte le forze del Centro Sinistra. Di questa crescita però Rifondazione Comunista non se ne avvantaggia.

5) E’ un risultato che nei prossimi giorni dovrà essere indagato approfonditamente. Per adesso ci limitiamo a dire che le posizioni politiche critiche sostenute dalle minoranze, visti questi dati, dovranno essere valutate con maggiore serietà da parte della maggioranza di Rifondazione.

Claudio Grassi