COMUNICATO STAMPA
Firenze, 4 agosto 2006
Sono passati alcuni giorni dall’approvazione in Parlamento dell’atteso e
necessario provvedimento di indulto richiesto da anni dai/dalle
detenuti/e e più volte sollecitato anche dalle associazioni che operano
in carcere.
Si stima che dal carcere di Sollicciano siano già stati scarcerati oltre
un centinaio tra uomini e donne e che almeno altrettanti saranno
liberati entro la metà della prossima settimana.
Mentre l’opinione pubblica è strumentalmente informata sui singoli casi
di persone già rientrate in carcere, non viene messo in luce che, a
Firenze come purtroppo in molte altre città, il flusso di uscita non è
stato accompagnato da alcun intervento da parte delle autorità locali.
Scarcerati a tutte le ore del giorno (e fino a mezzanotte), gli/le
ex-detenuti/e si ritrovano spesso fuori dal cancello del carcere soli,
con lo zaino o il sacco nero che contiene gli oggetti personali sulle
spalle, a decine e anche centinaia di chilometri dai luoghi in cui
risiedevano prima dell’arresto. Una situazione che, nel caso dei/delle
molti/e immigrati/e, è aggravata dai provvedimenti di espulsione che
vengono loro automaticamente consegnati in ragione dell’assenza del
permesso di soggiorno.
Come associazioni che operano dentro e fuori il carcere si sta cercando
di arginare questa emergenza, in particolare fornendo alle persone che
escono dal carcere alcune informazioni utili sui luoghi dove andare a
dormire, a mangiare, a fare una doccia ecc.
La realtà è però che, tanto più in questo periodo estivo, le attività di
assistenza sono fortemente ridotte e i posti letto in particolare sono
pressoché inesistenti. Chiediamo pertanto al Sindaco e agli Assessori
competenti di attivare con urgenza qualunque possibile soluzione per
affrontare questa situazione, anche prevedendo l’apertura notturna di
strutture che garantiscano un alloggio a chi esce dal carcere (come
avviene per l’ “emergenza freddo”).
Più in generale, ci auguriamo che la presente situazione di emergenza,
nel mettere a nudo le lacune dell’intero settore dell’assistenza ai/alle
detenuti/e e a quanti escono dal carcere, possa fornire alle autorità
locali motivo di riflessione in vista di urgenti interventi strutturali.
Dentro e fuori le mura, Fuori Binario, Periferie al Centro, Associazione
Pantagruel, L’Aurora, Per L’Altro, Comunità dell’Isolotto, Porte Aperte,
Movimento di Lotta per la casa, L’altro diritto, Comunità di base delle
piagge, Casa dei diritti sociali