Comunicato stampa

COMUNICATO STAMPA

GLI USA ED ALTRI GOVERNI OCCIDENTALI MINACCIANO LA GUERRA CONTRO L’IRAN PERCHE’ QUESTO PAESE STAREBBE LAVORANDO PER DOTARSI DI ARMI NUCLEARI. DUNQUE, SUL PIANO DEL PRINCIPIO, E’ POSTA LA QUESTIONE DELLA PUNIZIONE BELLICA CONTRO OGNI PAESE VOLTO AL RIARMO ATOMICO. CIO’ VUOL DIRE CHE GLI USA BOMBARDERANNO ANCHE ISRAELE?

Sale un vento di guerra contro l’Iran. Sale innanzitutto dal governo e dall’esercito israeliano. Sale dagli USA: per Hillary Clinton “ogni opzione è ormai possibile”, anche l’intervento bellico. Il governo Berlusconi è pronto ad allinearsi, militarmente, con gli USA ed Israele. Come viene argomentata questa minaccia ? Buona parte del mondo occidentale e capitalistico afferma che “ l’Iran sta allestendo il suo programma nucleare, la sua bomba atomica”. Gran parte della stampa e dei media di questa parte del mondo – quella che orienta l’80% dei lettori – ripete a pappagallo l’argomentazione USA e di Israele : “ L’Iran sta preparando la bomba. Non può farlo! Occorre la guerra!”.

La verità è accuratamente, ipocritamente, criminalmente nascosta a centinaia di milioni di persone e solo pochi giornali di bassissima tiratura la raccontano, invano. La verità è che se anche l’Iran si dotasse domani di un ordigno atomico, sarebbe l’ultimo – tra i grandi Paesi – ad arrivarci. Tutte le grandi potenze – dagli USA alla Cina – sono già, da tempo, potenze nucleari. Lo sta diventando il Giappone, grazie soprattutto agli USA e alla Francia. Stanno apprestandosi a varare programmi nucleari molti Paesi arabi, dall’Egitto alla Libia sino agli Emirati del Golfo; è già divenuta una potenza nucleare il Pakistan, con l’aiuto di tutti i paesi arabi e islamici; l’India lo è da tempo e proprio in questi giorni di demonizzazione dell’Iran ha sperimentato il missile “Agni III ”per il lancio di testate nucleari. Infine: Israele – il cui governo è quello che più di ogni altro spinge alla guerra – è il Paese già dotato, da tempo, di decine di bombe nucleari ed è il Paese – assieme agli USA- che più di ogni altro respinge un trattato internazionale di denuclearizzazione. Siamo, dunque, al paradosso: l’Iran, che non ha ancora nessun ordigno nucleare e ha proposto in sede internazionale un progetto di denuclearizzazione del Medio Oriente, è sotto la minaccia di guerra; Israele, dotato di bombe nucleari e contrario alla denuclearizzazione, spinge alla guerra per impedire all’Iran di avviare un proprio progetto nucleare! Siamo ben al di là di ogni politica coloniale: siamo di fronte al puro arbitrio, alla cancellazione totale del Diritto Internazionale. Siamo di fronte ad una politica di pura ferocia.

Come è possibile che un tale paradosso possa reggere, che i governi e i media occidentali possano raccontare una simile menzogna?

Se fosse giusto dichiarare guerra ad un Paese dotato di armi nucleari, perché gli USA non minacciano la guerra anche contro Israele? Contro l’India, il Pakistan?

La Clinton ed Obama potrebbero rispondere che gli USA sono alleati privilegiati di Israele. Ma se avesse razionalità tale argomento, significherebbe forse che sarebbe giusta una minaccia di guerra da parte della Cina, o della Russia,contro Israele?

Per capire la verità prendiamo l’Italia: gran parte del mondo politico ed economico ( dunque: mediatico) è in gran parte asservito e genuflesso agli USA. Da noi passa solo il messaggio americano. Con il rischio che decine di milioni di italiani si convincano che sarà giusto bombardare l’Iran “ perché ha la bomba atomica”. In pochi sapranno che Israele ne ha decine di quelle bombe ma nessuno l’attacca. Perché Israele garantisce militarmente l’ordine americano in Medio Oriente. Perché, in quella regione del mondo, l’Iran è invece una potenza non asservita agli USA e ad Israele. Ma se avesse mai validità il teorema USA – e non lo ha, poiché l’unico teorema giusto è quello del disarmo nucleare generalizzato – anche Israele dovrebbe avere i giorni contati. (agenzia ANSA 19/02/2010)

ON. FOSCO GIANNINI
GIA’ SENATORE DELLA REPUBBLICA.
DELLA DIREZIONE NAZIONALE
DEL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA.