COMUNICATO STAMPA

Il 15 dicembre alle ore 17.00 presso la Sala Agnelli della Biblioteca comunale Ariostea, si presenterà il volume di Delfina TROMBONI, Per amore, solo per amore. Diario di una magliaia del Soccorso Rosso (1937-1938), Edizioni Nuove Carte, 2008.
Il volume raccoglie i risultati di una ricerca, curata dall’autrice nelle sue funzioni di ricercatrice del Museo del Risorgimento e della Resistenza, che ha portato alla luce il diario inedito di Adele Maria Raffaella Mazzetti, antifascista di origini ferraresi (è nata infatti nel 1912 a Fossanova San Biagio, frazione del Comune di Ferrara attualmente appartenente alla Circoscrizione Sud) che ha operato nel Bolognese, dove si era trasferita. Adele, che morirà nell’ospedale di Cento pochi mesi prima della Liberazione, inizia il diario il giorno stesso in cui il fidanzato, Bruno Tubertini, viene arrestato per attività antifascista, e lo continua per qualche mese, fino a quando lei stessa non verrà arrestata e deferita al Tribunale speciale per la Difesa dello Stato perchè sospettata di far parte attivamente della cellula comunista animata nella clandestinità da Bruno e da altri noti antifascisti bolognesi. Il diario, reperito dall’autrice in una busta ancora intonsa conservata in Archivio Centrale dello Stato, costituisce un documento di particolare interesse in quanto “racconta” un aspetto delle persecuzioni agli oppositori del fascismo che difficilmente prende più di qualche riga nella storiografia tradizionale: nella sua semplicità esso restituisce infatti non soltanto i sentimenti di una ragazza (Adele aveva all’epoca 25 anni) a cui l’autorità investigativa e giudiziaria non sa se attribuire una partecipazione diretta agli eventi o la loro semplice condivisione a partire dall’amore per Bruno(di qui il titolo: Per amore, solo per amore…), ma anche l’infinito peregrinare delle donne in primis e dei famigliari ed amici in genere per avere notizie del congiunto imprigionato, per poterlo incontrare, per poterlo sostenere con lettere, cibo e vestiario, per verificarne lo stato di salute (toccanti i passaggi in cui Adele registra le botte subite dal fidanzato e dai suoi compagni durante gli “interrogatori”). Il peregrinare di Adele si dipana tra la Questura di Bologna, il carcere di San Giovanni in Monte, il carcere di Castelfranco Emilia in provincia di Modena, di cui essa attraversa i cortili e le celle, insieme alla madre e alla sorella di Bruno. Una volta arrestata, Adele resterà a sua volta in carcere diversi mesi, prima che se ne decida la non perseguibilità non essendo gli inquisitori riusciti a dimostrare la sua colpevolezza. Le pagine del diario, fitte di nomi che l’autrice ha sciolto nelle note del ricco apparato critico, restituiscono anche una poco nota rete di rapporti tra il Ferrarese ed il Bolognese, attivata dai giovani e dalle ragazze del movimento giovanile comunista clandestino e sostenuta dai più anziani oppositori del fascismo dell’una e dell’altra provincia. La storia di Adele, magliaia del “Soccorso Rosso”, verrà commentata a più voci da Gian Paolo Borghi, responsabile del Centro Documentazione Storica del Comune di Ferrara, Antonella Guarnieri, storica contemporaneista e Francesca Mellone, studiosa delle scritture autobiografiche femminili tra guerra e Resistenza. Interverrà il Presidente della Circoscrizione Sud, Fausto Facchini, che ha sostenuto la ricerca e la pubblicazione. Il volume è stato pubblicato nell’ambito delle iniziative promosse dal Comitato provinciale per la celebrazione degli eccidi e con il contributo della Regione Emilia Romagna, che l’ha inserito tra le opere scelte dal Comitato scientifico presieduto dal Prof. Alberto Preti dell’Università di Bologna nel 60° anniversario della Liberazione.