Comunicato FIOM-CGIL su Ex Bertone (Fiat)

Ex Bertone (Fiat). Landini: “La Fiom non firmerà il testo proposto per la ex Bertone per le stesse ragioni per cui non ha firmato i testi imposti dalla Fiat per Pomigliano e Mirafiori.

Il segretario generale della Fiom-Cgil Maurizio Landini, intervenuto all’assemblea della ex Bertone, azienda rilevata dalla Fiat da una procedura concorsuale tramite un accordo sindacale realizzato in sede ministeriale un anno e mezzo fa, ha espresso le seguenti valutazioni:

– Le lavoratrici ed i lavoratori della Bertone sono oggi sottoposti dalla Fiat ad un doppio ricatto. La Fiat minaccia di non fare investimenti da un lato e dall’altro di riconsegnare la Bertone alla procedura concorsuale il che equivale al licenziamento collettivo dei 1.000 dipendenti.

– La Fiom non firmerà il testo proposto per la ex Bertone per le stesse ragioni per cui non ha firmato i testi imposti dalla Fiat per Pomigliano e Mirafiori.

– La Fiom ha presentato un ricorso nei confronti della Fiat che sarà discusso dal Tribunale di Torino il 18 giugno in relazione alla illegittimità e l’antisindacalità della costituzione delle Newco a Pomigliano e Mirafiori.

– La Fiom considera strumentale e non accettabile il tentativo della Fiat di mettere in discussione diritti indisponibili e l’esistenza stessa del CCNL tramite un uso dello strumento referendario che non permette un pronunciamento libero delle lavoratrici e dei lavoratori e per queste ragioni non dà alcuna indicazione di voto.

Consideriamo un atto di legittima difesa, la scelta delle delegate e dei delegati Fiom della Rsu ex Bertone, che non condividendo i contenuti della proposta Fiat e chiedendo alla Fiom in ogni caso di non firmare tale testo, per evitare di scaricare sui lavoratori le conseguenze di un risultato negativo, hanno indicato ai dipendenti di esprimere un formale consenso.

Contemporaneamente i delegati e le delegate Fiom della Rsu hanno indicato la necessità di procedere nei prossimi giorni alla rielezione della stessa Rsu.

Fiom-Cgil nazionale
Roma, 2 maggio 2011