Partito della Rifondazione Comunista – “Essere Comunisti”
Dichiarazione di Claudio GRASSI
Con le primarie è partito un altro inutile tormentone.
Sono due anni, ormai, che l’Unione discute di contenitori, di liste e di procedure e non ha ancora iniziato a discutere dei programmi.
Adesso, fino a metà ottobre, alimentando un processo di personalizzazione della politica che la sinistra dovrebbe respingere, si continuerà su questa strada con le primarie.
Primarie che, anche per chi le ritiene una cosa utile, sono paradossali, visto che tutti, candidati alternativi compresi, sostengono che il candidato vincitore sarà Romano Prodi.
Ma se si è tutti d’accordo su Romano Prodi, cosa si fanno a fare?
Perché non si apre subito una vasta consultazione popolare che coinvolga non solo i partiti, ma anche i movimenti, sui programmi?
Perché non si comincia a discutere su dove reperire le risorse economiche per aumentare salari, stipendi e pensioni e per non dover di nuovo parlare di finanziarie “lacrime e sangue”? A nostro parere si potrebbe cominciare da una drastica riduzione delle spese militari.
Perché non ci si pronuncia chiaramente sul ritiro dei militari italiani
dall’Iraq e dall’Afghanistan e per una politica di pace senza se e senza ma?
Perché non si dice esplicitamente se si intendono abolire le peggiori leggi
di Berlusconi?
Ancora una volta tutto ciò si rimanda e si perdono altri mesi preziosi.
In questo contesto riteniamo sbagliato prefigurare, come è stato fatto nel vertice dell’Unione, la possibilità che Rifondazione Comunista sottoscriva un patto di legislatura.
La necessità di cacciare Berlusconi è una esigenza primaria che noi
sottoscriviamo in pieno, ma l’impegno diretto di Rifondazione nel governo e per tutta la legislatura sarà eventualmente stabilito solo dopo aver discusso, letto e sottoscritto il programma.
Oggi questo programma non c’è e, purtroppo, si è deciso di rimandarne
ulteriormente la stesura.
Roma, 21 giugno 2005