Un milione e mezzo di persone: lavoratrici, lavoratori, studenti, giovani: insieme. Questo è il dato diffuso dalla Cgil al termine dello sciopero generale di otto ore del 12 Dicembre, che ha visto una importante convergenza tra CGIL e ampi settori del sindacalismo di base. Il risultato è stato raggiunto sommando il dato di partecipazione di tutte le 108 piazze del paese in cui si sono svolte le manifestazioni. Nonostante il maltempo, è riuscita la giornata di mobilitazione per chiedere ‘Più lavoro, più salario, più pensioni, più diritti’ e per contrastare le scelte inadeguate messe in campo dal governo per affrontare la crisi economica.
L’epicentro della protesta è stato Bologna dove, all’imponente manifestazione regionale, ad ascoltare il comizio del segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, in Piazza Maggiore erano in 200 mila. A Milano erano in 80 mila, a Venezia 50 mila, mentre a Torino erano in 50 mila. A Firenze il dato di partecipazione alle manifestazione è di 40 mila persone. A Genova in 25 mila. A Roma sono scesi in piazza 40 mila manifestanti mentre ad Ancona, una delle cinque manifestazioni regionali, erano in 25 mila.
“Quello che abbiamo visto fin qui, in questi mesi, è solo l’inizio di una crisi economica che attraverserà l’intero 2009.” Lo ha detto Gianni Rinaldini, Segretario generale della Fiom-Cgil, intervenendo, a Napoli, nel comizio che ha concluso la manifestazione svoltasi nel capoluogo campano. “Questo sciopero generale – ha affermato Rinaldini – non è un punto di arrivo conclusivo della mobilitazione di questi mesi. Qualora Governo e Confindustria non accogliessero le richieste di mutamento della politica economica e della politica contrattuale che stanno alla base di questo sciopero, saranno necessarie ulteriori forme di mobilitazione. In particolare, per quanto riguarda la Fiom, abbiamo il vincolo della decisione, assunta dall’Assemblea nazionale del 31 ottobre scorso, di promuovere la manifestazione nazionale dei metalmeccanici, a Roma, entro il mese di febbraio 2009.”