Cofferati ha la nuova maggioranza

NUOVA maggioranza per Sergio Cofferati. Il sindaco riacciuffa solo due dei sei consiglieri ribelli della sinistra radicale: quelli di Sinistra democratica. Ma tanto gli basta per dichiarare chiusa la crisi aperta a ottobre da Prc, Verdi, Sd e Cantiere, che avevano lasciato la maggioranza sbattendo la porta. Ora i mussiani Gian Guido Naldi e Milena Naldi (Sd) rientrano nei ranghi e «confermano il proprio ruolo di maggioranza». Il resto dei ribelli si ‘limita’ a firmare il documento con cui Cofferati imposta (e promette) una serie di azioni su temi cari alla sinistra radicale: casa, giovani, accoglienza, lotta al carovita. «Magari parlare di vittoria è esagerato — ammette la Naldi — ma è un ottimo risultato, anzi, una svolta». La firma, compattando l’ala estrema sul programma, fa tramontare il pericolo di elezioni anticipate. E servirà a vigilare sulle reali intenzioni dell’esecutivo: «Ci impegnamo a verificare che la giunta assicuri adeguate risorse finanziarie ai progetti da noi condivisi», avvertono Prc, Verdi e Cantiere. La promessa del sindaco, almeno sulla carta, c’è: «Il bilancio 2008 sarà redatto per concretizzare le azioni amministrative contenute nell’accordo».
Cofferati sorride al nuovo patto di maggioranza: «Sono soddisfatto
del lavoro fatto, dei contenuti del documento e del clima che ho trovato».
Il sindaco comprende nell’embrassons nous anche chi non ha accettato il rientro in maggioranza.
Parla infatti di – «grande senso di responsabilità e vollontà di tutti di arrivare a una soluzione positiva». E di un accordo in grado «di assicurare non solo linee condivise, ma anche una maggioranza in grado di realizzare il programma, nell’interesse della città».
Valerio Monteventi (Prc) sintetizza: «Sd rientra, noi saremo le sentinelle». Ma la pax amministrativa non sarà eterna. Nel 2009 «vogliamo un sindaco capace di unire tutta la maggioranza», afferma Milena Naldi, capogruppo del Pd. Un’ipotesi che, vista la posizione confermata dal Prc, sembra mal attagliarsi all’ex leader della Cgil: «Rimane la pregiudiziale verso Cofferati in vista delle prossime elezioni», afferma Monteventi. Se insomma il Pd — come ha peraltro già fatto intuire il segretario Walter Veltroni — lavorerà per un mandato-bis del sindaco, Prc, Verdi e Cantiere proporranno un candidato alternativo.
CADE nel vuoto, per ora, l’invito di Cofferati e del Pd ai ribelli di entrare in giunta. «Non siamo nemmeno in maggioranza, figuriamoci se entriamo in giunta», ribatte Roberto Sconciaforni, capogruppo del Prc. Il sindaco non demorde: «Ne parleremo». Andrea De Maria, segretario provinciale del Pd plaude alla decisione di Sd, che «consente di ricostruire una maggioranza che ha i numeri per governare la città». Il leader del Pd ritiene però «sbagliato e immotivato che alcune forze politiche che hanno fatto parte della coalizione vincente nel 2004 non vogliano fare parte a pieno titolo della maggioranza in Comune».