“La mozione, senza dubbio, contiene importanti elementi di novità, frutto dell’iniziativa del nostro Partito e anche della nostra ferma opposizione al Ddl. Tutti sanno, però, che la mozione di indirizzo non modifica il disegno di legge su cui confermiamo il giudizio negativo.”
Per Claudio Grassi – deputato PRC e coordinatore dell’area “Essere comunisti” – “la decisione finale sarà decisa tutti insieme anche con i movimenti che ci stanno sostenendo. E domani (oggi, per chi legge, ndr.) ci sarà il momento significativo dell’assemblea di Roma.”.
Che cosa accadrà stamattina a Via dei Frentani (luogo dell’Assemblea “Senza se e senza ma”)?
“Mi aspetto una partecipazione importante, hanno aderito settori di movimento e rappresentanti autorevolissimi del sindacato e della cultura. Per noi è stato molto importante sentire questa vicinanza, spero che si consolidi.
Purtroppo mentre parliamo di Afghanistan si è aperto un altro fronte di guerra. L’attacco israeliano al Libano e al popolo palestinese è una vergogna per il mondo intero.
Ed è una vergogna che tutti quelli che ci criticano per le nostre posizioni filo-palestinesi non siano in grado di sdegnarsi per il veto degli Usa imposto perfino su una posizione di lieve critica dell’Onu alla politica dello Stato di Israele.”
Poi si apriranno gli importanti dibattiti finali in Parlamento. Credete che possa ancora cambiare qualcosa?
“Questo è l’impegno che ci ha animato in questa iniziativa. Cercheremo di modificare in meglio il Ddl: il punto decisivo non è una richiesta estremistica ma è quel riferimento esplicito alla strategia di uscita.
Una cosa del genere non c’è mai stata nei Ddl del governo Berlusconi e questo potrebbe fare la differenza.
A quel punto siamo convinti che non ci sarebbe il voto delle destre e si compatterebbe tutta l’Unione.”
C’è molta inquietudine nel Partito per una vicenda su cui potrebbe cadere la maggioranza.
“Anche io vivo questo momento non certo a cuor leggero, sento che stiamo affrontando un passaggio delicatissimo. Ma credo che questa iniziativa aiuti tutta Rifondazione. Abbiamo bisogno, e sono molto sensibile a questo, di evitare che le destre tornino a governare il Paese ma abbiano bisogno di mantenere una coerenza di fondo contro la guerra.
Sarebbe devastante se passasse il concetto che quando sei all’opposizione su certe cose voti contro e dopo che si possa mettere in secondo piano.”.