I giganti dell’Asia non vogliono essere più rivali. Cina e India hanno siglato un accordo per «armonizzare le politiche di acquisizione di energia». In sostanza i due Paesi più popolosi del mondo (insieme ospitano quasi le metà degli abitanti del pianeta: 2 miliardi e 300 milioni di persone) d’ora in avanti non si faranno più concorrenza sui mercati internazionali del petrolio e del gas. Le compagnie nazionali – l’indiana Oil and Natural Gas Corporation e la China National Petroleum Corporation – dovranno fare offerte congiunte per evitare che la concorrenza tra loro si ritorca a danno di entrambe spingendo in alto i prezzi. «Piuttosto che giocare al “Grande Gioco” della rivalità amara, desideriamo preparare un tipo di competizione adeguata all’imperativo del ventunesimo secolo: che i Paesi vivano nella pace e nella cooperazione», ha dichiarato il ministro indiano del Petrolio Mani Shankar Aiyar alludendo alla lotta tra Gran Bretagna e Russia per dominare l’Asia centrale nel corso dell’Ottocento. E ha aggiunto prima di incontrare il ministro delle Riforme di Pechino Ma Kai: «Il mercato esigerà talvolta una competizione tra le compagnie dei due Paesi, ma ci saranno occasioni in cui si potrà cooperare nell’interesse comune delle due parti e fare delle offerte congiunte». In realtà, il memorandum d’intesa che dà vita alla più grande alleanza nel settore dell’energia (Cina e India – con i loro ritmi di crescita economica a due cifre – stanno mettendo sotto pressione i mercati del greggio e del gas) ha suscitato molte perplessità tra gli esperti internazionali. In particolare, nota il Financial Times , pur ammettendo che i prezzi possano «addomesticarsi» venendo a mancare i rilanci di Pechino e New Delhi, è difficile che le compagnie cinesi vogliano davvero condividere con i rivali indiani i propri piani industriali e di approvvigionamento, considerato anche l’attuale ruolo dominante della Cina in Asia nel settore dell’energia.
Tuttavia, come ha notato lo stesso ministro del Petrolio indiano, la via della cooperazione tra Pechino e New Delhi chiude un capitolo di scontri e rivalità tra le due potenze regionali che dura da un quarantennio. «La mia visita a Pechino – ha confermato Aiyar – apre un nuovo capitolo nelle nostre relazioni».
L’intesa sul petrolio è il frutto di una nuova stagione inaugurata, lo scorso aprile, con la storica visita a New Delhi del premier cinese Wen Jiabao. In quell’occasione era stato firmato un accordo sui confini che ha messo fine a una lunga disputa aperta dallo scontro armato del 1962.