A dirigere la Cia al posto di Porter Goss, licenziato l’altro ieri, andrà Michael Hayden, un generale dell’aviazione già coinvolto nella faccenda delle intercettazioni telefoniche illegali e attualmente vice dello «zar» dello spionaggio, John Negroponte. Il suo nome ieri lo facevano tutti, per cui o si tratta di una cantonata generale o siamo di fronte al segreto peggio mantenuto a Washington.
Sulla ragione delle improvvise dimissioni cui Porter Goss è stato costretto non è uscito molto di nuovo rispetto a ciò che tutti hanno pensato subito, e cioè che la sua «calata» al quartier generale di Langley assieme all’intero staff che già lo assistenva come capo della commissione Servizi segreti della Camera, nonché i suoi metodi da «adesso ci penso io a questi lavativi», avevano creato una situazione di sfiducia, demoralizzazione, lotte intestine, dimissioni.
L’unica sua pecca in più di cui si è venuti a conoscenza (l’ha raccontata al Washington Post John Brennan, uno dei tanti «ex» che fino a dieci mesi fa era stato capo della sezione anti-terrorismo) è che siccome Goss non amava viaggiare all’estero e destestava le «cene di lavoro» con i dirigenti dei servizi segreti dei Paesi amici in visita a Washington, anche i rapporti della Cia con i servizi analoghi «amici», dai quali spesso può dipendere la buona riuscita di un’operazione, si sono come «atrofizzati». E infatti i capi di quei servizi, che abitualmente si intrattenevano a lungo con George Tenet, il predecessore di Goss, adesso lo fanno con John Negroponte. Tutto questo forse per dire che la Central Intelligence Agency, non è più così central.
Prima di diventare il vice di Negroponte, si diceva, Michael Hyden è stato l’uomo della Nsa, la National Security Agency che con i suoi sofisticatissimi sistemi satellitari ascolta tutto ciò che vuole, dovunque nel mondo. E in quella veste è stato colui che ha messo in pratica il piano di Bush di ascoltare le telefonate dei cittadini americani sorvolando sul piccolo particolare che per farlo bisognava ottenere l’autorizzazione di un giudice. Ciò la dice lunga sul tipo di personaggi di cui George Bush ama circondarsi, ma apre anche qualche prospettiva interessante.
Lo scandalo delle intercettazioni telefoniche illegali, infatti, sta andando avanti. Quanto prima ci saranno degli hearing già annunciati dal Arlen Specter, il presidente della commissione Giustizia del Senato, e che Hayden sia uno dei «convocati» è del tutto ovvio. Ora, visto che la nomina del nuovo capo della Cia «deve» essere ratificata dal Senato, i faccia a faccia con i senatori cui lui dovrà sottoporsi saranno doppi: uno per dimostrare che lui è «adatto» a dirigere la Cia e uno per spiegare le ragioni della «scelta di illegalità» – a tutt’oggi del tutto imperscrutabili – compiuta con le intercettazioni telefoniche.