Hugo Rafael Chavez Frìas, il 53°presidente del Venezuela è nato il 28 luglio 1954. E’ salito al potere nel 1998, promettendo di aiutare la maggioranza povera del Venezuela ed è stato rieletto nel 2000. E’ sopravvissuto ad un colpo di stato nel2002 ed affronterà le elezioni presidenziali in dicembre. Da quando è diventato presidente ha perseguito una politica di socialismo democratico, di integrazione latinoamericana e di antimperialismo.
Le sue riforme hanno creato molte controversie in Venezuela ed anche all’estero. La gran parte dei venezuelani è divisa tra coloro i quali dicono che lui ha migliorato il tenore di vita dei poveri facendo crescere l’economia e tra coloro che replicano che è un autocrate che ha governato male l’economia. Alcuni governi stranieri vedono Chavez come una minaccia ai prezzi mondiali del petrolio e la sicurezza regionale, mentre altri sono favorevoli al commercio bilaterale con lui e a reciproci accordi di aiuto. Chavez ha recentemente descritto Bush, il presidente USA, come “il diavolo” e sostiene che Bush abbia un piano per assassinarlo ed invadere il Venezuela. Ha recentemente parlato con Al-Jazeera riguardo i suoi rapporti con gli USA, dell’esercito venezuelano e del fatto che dorma solo poche ore a notte.
AlJazeera: Lei sta rafforzando i legami con paesi che sono insoddisfatti dei propri rapporti con Washington come Iran, Bolivia, Cuba. Qual è lo scopo di questa alleanza?
Chavez: Noi non siamo contro il popolo nordamericano , i bambini, le donne, gli intellettuali, gli studenti. Abbiamo investimenti negli USA, 8 raffinerie, 14000 stazioni di servizio, lì ho molti amici, lì vi ho giocato a baseball,ho anche un nipote. Siamo contro l’elite imperiale e ciò è molto differente. Questo non è un gioco, pensa che l’Iraq sia un gioco? Crede che l’aggressione contro l’America latina nei secoli sia uno scherzo, la caduta di Allende, l’invasione di Grenada, Haiti, Panama, Giamaica, Repubblica Dominicana, Guatemala, siano dei giochetti? Se questo è un gioco, mio Dio, è orribile. Questa è un’aggressione ed ogni giorno sempre più gente è contro questa egemonia e prova a salvare il mondo.Guardiamo al Libano, l’aggressione al popolo palestinese, perché succedono fatti come quelli?Perchè gli israeliani sono supportati dall’elite USA;noi siamo contrari a tutto questo.
AlJazeera: Qualcuno potrebbe dire riguardo questa alleanza che per fermare eventi come quelli di cui parla lei e compensare la potenza di Washington vi dovrebbero aderire potenze regionali come la Cina e la Russia.Lei ha intrattenuto rapporti con questi paesi;sono pronti ad aderirvi?
Lei insiste su un punto che è fuori dal mio interesse. Non ho detto che noi vogliamo costruire un’alleanza contro gli USA, quindi la questione non è ben compresa. Se lei pensa a Mosca, all’Iran, al Vietnam, alla Cina, alla Malesia, ciò che noi vogliamo fare è un’integrazione commerciale nel campo energetico, nel rispetto del diritto internazionale. Noi oggi siamo di fronte ad una campagna che chiede di supportare il Venezuela per diventare parte del Consiglio di Sicurezza ONU come membro non permanente. Gli USA si sono impegnati in una terribile campagna che vuole impedirci di essere eletti. Noi stiamo difendendo i nostri interessi, ma non proponiamo un’alleanza contro nessuno, men che meno contro il popolo degli Stati Uniti. Quindi la sua domanda è fuori luogo.
Nel maggio 2005 lei ha parlato di un’alleanza tra America latina e mondo arabo. A che punto è quest’iniziativa?
Non solo io ma anche Lula ha auspicato l’unione tra America latina e paesi arabi. A Brasilia, a maggio, c’è stato il primo summit arabo-latinoamericano. E’ stato un incontro molto importante. Nel passato solo il Venezuela ha intrecciato rapporti con il mondo arabo attraverso l’OPEC e con paesi non OPEC come l’Egitto. Ma ora anche Lula sta partecipando a questi incontri con il mondo arabo. Non molto tempo fa in Venezuela abbiamo avuto un incontro fra primi ministri riguardo i problemi sociali e dell’istruzione in America latina e nel mondo arabo. Abbiamo fatto grandi progressi;non è solo un proposito di Hugo Chavez ma anche di leaders come Muhammar Gheddafi, l’emiro del Quatar, così come di Lula e di Evo Morales. Insieme vogliamo fare avvicinare le due regioni.
Voi avete iniziato un programma ambizioso per ricostruire il vostro esercito, state comprando nuovi armamenti; penso che stiate costruendo il più grande esercito delle Americhe. Se tutto va in porto, avrete due milioni di riservisti. Cosa ha causato questo sviluppo militare?
Lasci che le dica una cosa. Abitualmente dormo solo poche ore a notte perché ho deciso di dedicare la mia vita a portare fuori dalla miseria e dalla povertà il mio popolo. Il fine è quello di consentire a tutti i venezuelani di avere accesso all’istruzione, alla salute, alla casa ed alla vita. Quando fummo eletti la povertà in Venezuela colpiva il 55% della popolazione; secondo stime ONU, ora è ridotta al 30/40%. Stiamo costruendo un sistema di scuole bolivariane, dove i bambini possono fare colazione, pranzo e cena, accedere ad internet e fare sport.
Lascio solo una piccola parte del mio tempo per fare il Comandante dell’Esercito venezuelano. Gli imperialisti hanno cercato di invadere il Venezuela, hanno fatto un colpo di stato 4 anni fa, recentemente hanno fatto manovre militari nei Caraibi. Abbaiamo anche catturato soldati nordamericani mentre scattavano foto di nostre installazioni militari e li abbiamo espulsi. Abbiamo molti indizi, prove e documenti che mostrano l’esistenza di un piano per invadere il Venezuela . Cosa volete che facciamo, volete forse che mi dimentichi il mio dovere di difendere questo paese? Abbiamo vecchi fucili, di 60 anni fa. Dipendevamo quasi completamente dai rifornimenti USA. I caccia F16 li comprammo 20 anni fa ed ora si rifiutano di venderci i pezzi di ricambio, così gli aerei sono inchiodati a terra. Così abbiamo comprato migliori aerei e kalashnikov da Mosca. Abbiamo un lungo confine con la Colombia ed una enorme fascia costiera sui carabi. Dobbiamo difendere questo paese, non diventeremo aggressori.
Lei si sente ancora sotto tiro e minacciato dagli USA? E’ risaputo che alcune personalità negli Stati Uniti avevano in passato parlato di ucciderla. Lei si sente ancora minacciato dagli USA?
Ancora sì. Una persona ha richiesto pubblicamente il mio assassinio e ciò è un crimine. Comunque, questa persona non è in prigione, è un amico stretto del presidente americano. I terroristi venezuelani che hanno lasciato il paese dopo il golpe del 2002, in cui in Venezuela morirono delle persone, attualmente vivono negli Stati Uniti. Gli USA non li estradano. Alcuni di loro stanno organizzando azioni contro di me ed il Venezuela.
Gli USA stanno proteggendo il terrorismo. Stanno applicando il terrore di stato. Il presidente Bush ha emesso un provvedimento che consente agli 007 della CIA di uccidere chiunque, dovunque e in qualunque modo serva. Hanno carta bianca. Il presidente Carter abolì questa misura ed il presidente in carica l’ha reintrodotta. Io sono uno degli obiettivi, non c’è dubbio.
Se i partiti di opposizione prenderanno parte alle prossime elezioni presidenziali, lei si muoverà in direzione di una presidenza a vita?
E’ impossibile che io prenda una decisione del genere. Noi abbiamo una Costituzione ed è solo il popolo che può cambiarla in questa o in altre direzioni. Il popolo ha il potere di indire un referendum per togliermi il potere affidatomi. Il popolo può raccogliere firme per chiedere un referendum per destituire il capo del governo e ciò è totalmente democratico.